vivienne westwood

UOMO 2001

The beginning of the new millennium: it was an era of experimentation and fusion, even in menswear, that is subjected to the establishing of new codes. Look Vivienne Westwood Man photographed by Jason McGlade.

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THE FASHION HEROINE

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Vivienne Westwood in una delle immagini della campagna s/s 2016

L’immagine è chiara: Vivienne Westwood a prua, sullo sfondo di Venezia. Una protesta contro lo sfregio della città da parte dei transatlantici abilitati a passare fra i canali. Che campeggia sul sito della stilista inglese, oramai quasi interamente dedicato all’ambiente e ai crimini, perché sono definiti così, che stanno distruggendo il pianeta. Perché quello della Westwood è un interesse per la moda etica che va oltre materiali e produzione pulita per sposare in pieno tutte le battaglie per la salvaguardia dell’ambiente. Dall’emissione dei gas alla tutela della foresta pluviale fino alla salute del mare invaso dalla plastica e dai veleni. Trecentosessanta gradi di argomenti, rinforzati da articoli specifici che spostano l’attenzione del lettore da vestiti e accessori fino a temi come i gorilla di montagna minacciati dall’ estinzione o la moda low cost. Per ribadire, in questo caso, un “comprate meno, comprate meglio” che ricorda le battaglie di Don Chisciotte ma che si ribella contro lo spreco, l’acquisto ingiustificato, la società dei consumi. Di cui, però, oggettivamente, la moda è parte integrante. Una presa di posizione di notevole generosità quella della Westwood, ma che non indica soluzioni; tuttavia pone a disposizione di queste tematiche uno spazio informato, ricco, pieno di slancio, tutt’altro che frivolo. Un esempio per indicare quanta acqua sia passata sotto i ponti dai primi appelli delle celebrities per la moda etica e i banali primi abiti eseguiti con materiale riciclato o biologico. Oggi, che persino Prada ha fatto della produzione etica un manifesto di politica aziendale (a dimostrazione di quanto l’argomento “tiri” e stia entrando nel pensiero comune), la generosità visionaria della stilista inglese esce dal fronte del bene per approdare a quello del meglio. Non più moda pulita ma pianeta pulito. Luisa Ciuni

The message is clear: … Continua a leggere →

MILANO FASHION WEEK SS14 – DAY TWO

 BOTTEGA VENETA
Raramente ho visto una collezione tanto sofisticata e al tempo stesso portabile e “easy”. Easy perché è fresca, agile e disinvolta. Il fit è perfetto, e i disegni che simulano l’imbastitura sono geniali.

TRUSSARDI
Tutta la collezione ruota intorno all’heritage del brand: la pelle.

ICEBERG
E’ tempo di voltare pagina; Iceberg lo ha fatto con determinazione sfilando una collezione lineare, essenziale e molto moderna.

SALVATORE FERRAGAMO
Il classico-formale lascia più spazio ad una ricerca fondata su un’idea di uomo piuttosto anti-convenzionale: “aggressivo” e più sportivo. La collezione è astutamente focalizzata sulla pelle e su un concetto di sport-deluxe.

CARUSO
Sergio Colantuoni punta su quell’eleganza pratica e raffinata che lo rappresenta. L’aspetto più straordinario di questa collezione è che il comfort non è mai nemico del garbo: un lusso under statement inarrivabile.

CALVIN KLEIN COLLECTION

Una collezione di capi essenziali, dall’abito monopetto alla camicia denim inspired, che rubano al cielo tonalità e fantasie.

VIVIENNE WESTWOOD
L’immaginario di Westwood è complesso e affascinante. L’irriverenza caratteristica del suo stile non si smentisce – quasi – mai, dimostrando di saper evolvere, pur mantenendo i suoi codici.

MISSONI
Questa sfilata mette d’accordo i puristi dello stile Missoni e chi – dal brand – si aspetta una maggiore contemporaneità. Francamente: mi piacerebbe che tanti uomini si vestissero così. In questa collezione ci sono spessore, intelligenza, tanta passione e infinita esperienza.

 DAKS
Atmosfere anni venti da Grande Gatsby.

PRADA
Penso che nessuno sia capace di trasformare qualcosa di kitsch (come le stampe tropicali) nel suo esatto contrario come sa fare Prada e, questo, è uno dei suoi maggiori punti di forza. Lo shape dei pantaloni che si allarga sotto giacche o giubbotti non esageratamente asciutti, rimodella la silouhette ed ecco che nasce una nuova, rassicurante eleganza.

ROBERTO CAVALLI
Il “gentlemen club” di Cavalli continua il suo percorso iniziato a gennaio con l’autunno/inverno. Gentiluomo ma con molta grinta e una gran coscienza di sé e una discreta forma di autocompiacimento: che non ha mai fatto del male a nessuno.

MILAN FASHION WEEK – DAY TWO

BOTTEGA VENETA

Sofisticata, lineare. La vestibilità è moderatamente asciutta.

TRUSSARDI

Tessuti tecnici performanti e spunti moda ispirati agli anni ‘70.

ICEBERG

Il brand punta ad un ritorno alle origini, la maglieria. Disegni astratti, colori pop.

SALVATORE FERRAGAMO

Marziale, austera, impostata sulle declinazioni del blu per la pelle e per le stoffe.

BALLANTYNE

Moderna e raffinata. Intellettuale, morbida.

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HARPER’S BAZAAR UOMO 1997

Fashion shooting inspired by Rodolfo Valentino. The fashion of that season was perfectly close to 20’s. Ph. Davide Cernuschi, total look Vivienne Westwood.