STYLE MAGAZINE 2014
An actor to “interpret” the seasonal trends: so Filippo Timi wore the most special clothes of s/s 2014. Included a Trussardi python leather suit, with exceptional ease. Ph. Stefan Giftthaler, Styling Alessandro Calascibetta.
An actor to “interpret” the seasonal trends: so Filippo Timi wore the most special clothes of s/s 2014. Included a Trussardi python leather suit, with exceptional ease. Ph. Stefan Giftthaler, Styling Alessandro Calascibetta.
Snakeskin. Edoardo Purgatori is a roman actor. He was born in 1989, from german mother and italian father (Andrea Purgatori, screenwriter and journalist). He starts his career in theatres. His debut in a tv series is in 1997, but he doesn’t give up the stage, where he acts in italian, english (The Glass Menagerie and The Shape of Things) and german. He has already acted in a dozen of movies. We’ve worked with Edoardo for several fashion shootings. He’s a sensitive, polite, determined man. He owns such a natural elegance, that he can wear a snake jacket and a pair of jeans without looking like a naff (this was the risk). But follow my advice: wear leather with finer fabrics. Not with jeans, absolutely not total leather. Unless you have the appeal of Brando (do you remember The Fugitive Kind, 1959?) or Edoardo Purgatori, indeed. The actor Edoardo Purgatori in a picture of Luigi Miano for Max (2010).
Start-up. Self-confident: being aware of who we are and how we look like. Unconventional: unusual, different. Memorizing, putting together and mixing garments from our closet that instinctively seem compatible to us but not necessarily complementary. In other words, apply on yourself a style procedure that is often the start-up for fashion designers. They, travelling, go in search of new ideas, original inspirations, that they usually find – strangely enough – on the stalls of vintage markets. Look at your wardrobe like it’s the first time, eliminating the habits, trying not to wear the same things: mix up the cards, improvise, invent. Start the season with the will of being “new”. A look of Comme des Garcons in a picture of Peter Lindbergh (1994)
ERMENEGILDO ZEGNA COUTURE
La collezione “architettonica” di Stefano Pilati é da rivedere da vicino; le stoffe sono da toccare e i dettagli sono tutti da scoprire. Il designer sembra orientato verso una direzione che incontra lo stile di un uomo estremamente raffinato, ma con un’anima più sportiva e meno formale del solito.
CORNELIANI
Punta sul leisure più che sul classico/formale. E sugli accessori. I contenuti fashion sono evidentemente entrati nel DNA del brand, che per la prima volta osa stampe floreali e il Total Black in una collezione estiva.
COSTUME NATIONAL HOMME
Per la seconda stagione consecutiva, Ennio Capasa trasporta con successo il suo “rock style” nel più sofisticato ambito dandy. Potrei definire l’uomo di questa collezione, come un “Bowie Dannunziano”. Bellissima.
DOLCE & GABBANA
Una prova di stile che può essere definita una haute couture al maschile. Le uscite fashion sono entusiasmanti: sontuosità e ricchezza nei ricami e nelle stoffe. La collezione alterna Moda e Classico con saggezza ed esperienza, senza sbalzi né cadute di tono.
CHRISTIAN PELLIZZARI
La sfilata offre qualche spunto interessante, ma c’è ancora molta incertezza e poca coerenza. Sono certo che la produzione ha combinato qualche guaio con la consegna dei prototipi…
ANDREA POMPILIO
Più omogeneità e idee chiare rispetto alla collezione estiva presentata l’anno scorso. Strettamente fashion, senza mezze misure: la ami o la odi.
LES HOMMES
Una fantasia su questa sfilata: facciamo finta che Ridley Scott decida di girare un film futuristico come il suo Blade Runner ambientato in un college irreale. Ecco, i costumi del film sarebbero questi. Bravi! Originalità e Moda con una forte inclinazione sport.
JOHN VARVATOS
La novità è negli accessori: curati, fatti a mano e molto fashion. L’abbigliamento si addolcisce rispetto al passato: le giacche da giorno hanno il taglio del tight ma sono destrutturate, e il knitwear – “ruvido” e maschile – diventa una zona importante della collezione. E poi, basta con il nero: l’anima rock di Varvatos, oggi, sembra svanita.
VERSACE
L’uomo Versace questa volta è così: meno muscoli e più cervello. Collezione bella e “strategica”: l’abbigliamento è più fluido come dettano le ultimissime tendenze, gli accessori giocano un ruolo centrale, sono bellissimi e strizzano l’occhio allo sportswear (di lusso, ovviamente). La sfilata, nel suo insieme, resta fedele al suo pubblico ma aggiunge una buona dose di contemporaneità che la rende molto più moderna.
HOGAN
L’abbigliamento di Hogan mescola per aspetto e tessuti il mondo classico e quello sportivo: tagli formali guadagnano una patina sportswear con jersey e felpa.
TRUSSARDI
Silhouette over esaltate da stampe e gessature ampie, ispirate ai jazzisti underground degli anni Trenta.
MSGM
L’uomo di Msgm ha un carattere fortemente sportivo e si muove tra felpe a righe e bluse in nylon stampato con simboli nautici mixati a palme e cactus dal gusto ’80.