Tod’s

SETTE MAGAZINE EN VOGUE IL LOOK DA VIAGGIO CON GRIFFE ITALIANA

 Travelling look in italian brand. … Continua a leggere →

SCHEMA LIBERO AI PIEDI DI UN UOMO

At a man’s feet. It is said that a man’s elegance stays also (and especially) in the shoes he wears. A pair of shoes can be fashionable, classic or sporty, depending on the kind of man that wears it and, for every variety of shoes, there are rules to be respected in terms of elegance. Style has nothing to do with beauty and quality of an accessory: when style is absent, the accessory itself loose its identity. The wider is the offer, the higher is the chance to get wrong. The crocodile – for example – has to be “impoverished” by a minimal look; the chelsea-boot mustn’t be worn with wide-bottomed trousers; bicolor shoes has to be worn with caution and, in case of bright colours’ matches, it’s good to bear in mind that they’re “dedicated” to trendy under 30. Age has its weight talking about sneakers too: if you are over 30 but you wear them because they’re comfortable, do it just in the spare time. In doubt, it’s better to choose classic: a brogue in calf leather, but never in black before 6 pm.

 

MILANO MODA UOMO FALL/WINTER 2014-2015 GIORNO 3

ANDREA POMPILIO

Pompilio introduce un classico/sportivo che fino ad ora non aveva contemplato nelle sue collezioni passate. Parka, paletot, giubbotti e bomber in flanella si mischiano ad uno styling “a strati” giocato su lunghezze e sovrapposizioni.

EMPORIO ARMANI

Total Grey. Velours, Astrakan, Flanelle (é la stagione della flanella). Shapes; non c’è via di mezzo, morbide e ampie o super asciutte e striminzite.

PORTS 1961

Ritorno alla grande del primissimo Ports1961. Simmetrica, Algida, Sofisticata. Il trait-d’union tra sartoriale e sportivo é perfettamente sinergico; la compattezza delle stoffe e la qualità dei trattamenti tech é di assoluta attualità. La collezione é in sintesi molto pulita e molto elegante: piacerà.

GUCCI

Come è successo anche ad altri colleghi in questa Milano Fashion Week, anche Frida Giannini cambia direzione. La “svolta” è evidente finanche nel grooming ma soprattutto nel casting: il cambio è radicale, dagli indossatori “belli veri” Gucci passa ad un genere di uomo più emaciato e più “street”. Naturalmente anche la moda subisce una metamorfosi: via i colori violenti, le stampe, e i pellami ricamati della stagioni passate. Lo stile di Gucci – in questa sfilata – è nettamente mutato: più urbano e meno vistoso.

ETRO

Un’omaggio alla sartoria e alle persone che vi si dedicano anima e corpo, fatte sfilare in passerella da Kean Etro. Abiti, gilet, cappotti dai tagli rigorosi e asciutti, nei colori e nelle fantasie che hanno reso la maison famosa nel mondo. (testo di Angelica Pianarosa)

TOD’S

Il gruppo investe sul total look. Un’ottima idea: l’abbigliamento complementare agli accessori, racconta lo stile del “mondo” Tod’s con una collezione che punta in alto. Con successo.

PIACENZA CASHMERE

Filati morbidissimi e iperpreziosi, come il baby lama e il jersey di cashmere, valorizzati da lavorazioni tridimensionali e sovrapposizioni. Bello il cardigan in lana grossa melange o con checks in rilievo. (testo di Angelica Pianarosa)

ANDREA INCONTRI

“Torna la moda portabile”. Oppure “L’uomo vuole il Classico”. I titoli dei giornali dicono sempre così, ogni stagione, anche quando non é vero; forse per “tranquillizzare” l’Italia bacchettona, che – si presume erroneamente – é quella che spende di più. Invece la moda maschile sta vivendo un periodo d’oro e i nuovi consumatori hanno voglia di svoltare. Andrea Incontri mira dritto al cuore di una generazione di uomini “nuovi”, che amano sì il menswear classico, ma che desiderano svecchiarlo. Quindi perché no un blazer rosso o un bomber multitasking in panno blu/denim? Pantaloni a vita alta, paletot cammello da abbinare a felpe grigio ferro? Questa collezione di Incontri ha un’anima fresca, un carattere preciso ed é ricca di charme. Davvero Bellissima.

CANALI

Una vera rivoluzione: Canali dice addio ad una moda solida e ben confezionata, che – però – ha fatto il suo tempo. Si respira un’aria di Grande Cambiamento. Il taglio con il passato è netto: silhouette moderne, abiti e spezzati asciutti e niente gessati larghi, piuttosto stampe fantasia di gusto contemporaneo. Canali si rivolge oggi ad un uomo con uno spirito più giovane, e introduce un contenuto fashion – con cautela e misura – spalmandolo coerentemente in tutta la collezione.

TRUSSARDI

Nero, Testa di Moro e Grigio sono i non-colori dominanti della collezione, che punta anche sul tessuto, con fantasie classiche come l’immancabile principe di Galles. Il cappotto cammello – un timeless tra i più graditi al pubblico maschile – é foderato in nappa.

ANTONIO MARRAS

Il ritorno di Antonio Marras sulle passerelle maschili e’ un inno alla sartoliarita’ riletta in chiave contemporanea. Abiti grigi da portare con il chiodo e con camicie su cui campeggia l’immagine di suo padre. (testo di Carlo Ortenzi)

FENDI

Immagino che disegnare e realizzare una collezione di lusso estremo ma allo stesso tempo “basica”, sia impossibile. O meglio, lo credevo prima di assistere a questa sfilata: Silvia Venturini Fendi é riuscita a creare un abbigliamento di altissima gamma, sulla lunghezza d’onda degli amanti del minimalismo. Un minimale lussuoso, eppure lineare e – sotto un certo punto di vista – semplice. Applausi!

BRIONI

Brioni a/i 14/15. Ossia, Brendan Mullane e la sua superba espressione del lusso: dai pellami più preziosi come il visone scolpito, alla lana e al cashmere. E un’edizione super limitata di capi in raso di seta disegnati a mano, uno per uno letteralmente. Nel suo insieme, la collezione suggerisce l’idea di un uomo contemporaneo – naturalmente ricchissimo – amante della perfezione. Un uomo con uno spiccato cotè “dannunziano”. Eccezionale, Speciale, Unica.

SERGIO ROSSI

La scarpa icona dell’a/i di Sergio Rossi fonde il mondo del classico con tratti particolarmente fashion: pellami preziosi e trafori tipici delle Oxford incontrano applicazioni di borchie e una forma che ricorda vagamente le creepers. Per gentiluomini rock. (testo di Angelica Pianarosa)

SCHEMA LIBERO IL RITORNO DEL NERO

 Black returns. Total black has been celebrated by many designers such as Prada, Costume National, Dolce&Gabbana, Armani and Helmut Lang. In particular, french brands have glorified it, from Stefano Pilati, when he was creative director for Yves Saint Laurent, to Dior Homme, Louis Vuitton, Hermès and Jean Paul Gaultier. And what about the far away 80s, when the cote dark-intellectual reigned, thanks to the japanese brands Comme des Garçons and Yohij Yamamoto. Today black is living a second life. Above all in leather, that “joins” fashion even sewn with wool, as the case of Valentino. Black leather evokes a sport imagination linked to motorcycles’ world, but it celebrates firts of all an erotic idea: just think about the pictures by Robert Mapplethorpe. If black leather’s trend will become established, I’m sure that black will return in fabric and knitwear soon. I hope not in shirts.

SCHEMA LIBERO WESTERN

 

My father used to love only western movies. Saturday afternoon was a ritual: second show – at 16 0′ clock – cowboys, redskins and horses. The fate of those poor beasts was a source of worry (“do they hurt themselves when they fall down?”). Till, on a rainy saturday, in full grey Milanese autumn, was the turn of “For whom the bell tolls”, an old picture show – precisely from 1943 – inspired by Hemingway’s novel, with Gary Cooper and Ingrid Bergman. I was used to spaghetti western, as easy as they were boring, and I was not prepared for a dramatic western at all. I cried so much that from then on I refused to go to the cinema with him, and only this year I made peace with western thanks to Tarantino and his Django. The modern cowboy played by Jamie Foxx captivated me, but I haven’t recovered yet after the goodbye scene between Maria (Bergman) and Robert (Cooper): the bracket has already closed.