MODA ECOLOGICA
Una moda etica deve necessariamente imparare a convivere con le necessità del pianeta: non inquinare nei processi produttivi e attraverso i trasporti delle materie prime (per quanto possibile senza cadere nell’autarchia), rispettare i lavoratori e il diritto d’autore, non danneggiare il consumatore.
E non sono poche le aziende di grandi come di medie dimensioni che da qualche tempo stanno cercando di muoversi in questa direzione che, va detto, è più consona a una dimensione artigiana che ad una grande fabbrica.
Un modello s/s 2015 di Eco Jeans Roy Roger’s
Tuttavia ci sono esempi di produzioni virtuose e di qualità come altri di dimensioni di massa. Così la Roy Roger’s riesce a proporre attraverso «The Eco Jeans Project» jeans maschili numerati, che vengono trattati con un lavaggio senza additivi chimici e con un ridotto consumo di acqua, oltre ad essere invecchiati attraverso trattamenti a impatto zero, come gli spruzzi a ghiaccio o gli interventi speciali laser. Una prassi che, qualora venisse estesa a tutti i jeans che si producono attualmente al mondo, potrebbe davvero fare la differenza in senso ecologico.
Alcune delle sneakers Santoni a km0
Cambiando settore notiamo anche nell’azienda calzaturiera Santoni una forte attenzione all’ambiente, che riguarda tutti i prodotti. Il cuoio è conciato con estratti vegetali e colorato manualmente con un processo lento e graduale. Chiaramente tutto questo costa, ma secondo il principio di comprare non a casaccio ma seguendo la norma del «value for money» abbiamo un oggetto fabbricato in maniera non invasiva che evita i danni delle tinture al piombo all’acquirente. Da poco la casa produce anche sneakers a kilometro 0. Per chi ama la moda ecologica. Luisa Ciuni
Ecological fashion. … Continua a leggere →