Lanvin
Sospiro di sollievo: mi ero sbagliato solo in parte nel mio edito “New Large” di qualche tempo fa. Lanvin lo dimostra e scusate se è poco; una parte di collezione è ancora super aderente, mentre il resto mi ha dato ragione. Lanvin riesce perfino, nei pantaloni larghi in fondo, a non essere l’ ennesima didascalica citazione degli anni ’70: l’ insieme è talmente sofisticato che – i Settanta -non vengono proprio in mente. Una ricerca pazzesca di tessuti e pensiero intelligente nella cura dei dettagli, che non sono buttati dentro “tanto per”. Massima attenzione alle proporzioni. Elegantissima, emozionale, imperfetta: bellissima.
Heikki Salonen
Lo stilista e designer finlandese dopo aver entusiasmato la critica al suo debutto torna a presentare a Parigi una collezione per la prima volta sia maschile che femminile. Linee definite e pulite per un rigore che cerca di rifarsi al movimento anarchico del 18esimo secolo, unendo lane grezze a dettagli in pelle, stampe animalier ed eccentrici broccati.
Paul Smith
Una collezione autunno/inverno che gioca tutta sui contrasti. Stampe eccentriche che ricordano il mare anche durante i freddi periodi invernali, colori fluo accostati a marroni e verdoni, dettagli in vinile su capispalla e accessori.
Acne
Finalmente anche per il brand svedese Acne una forte collezione di rottura. Tutto ruota sulla sovrapposizione di forme e volumi. Sfila un uomo dai colori accesi, molta pelle e grande ritorno delle maglie in angora e mohair. Il chiodo si porta oversize sopra la giacca e le stringate si trasformano in sneakers. Perfetta location, grande sound ed eccellente styling.