In the past 2 years fashion made great progess. This is, in part, because of the success obtained by talented new designers (which are helping the best established designers pushing the boundaries of creative inspiration) and is in part because now is clear that menswear doesn’t have a subordinate role in fashion and that it’s not just a complement. Since 2010 the standardization of fashion has been disappearing and new trends have been bringing up our desire to dress to impress, others and ouselves, which is a pleasure based on pure self-expression and individuality. However there are always ecceptions, like certain annoying fashion excesses. If before it was almost a “shame” admitting to be a fashion follower , nowadays during fashion week journalists, fashion bloggers and so on have been fighting eachother in a battle of ridiculous looks in the hope of being fotographed by Scott Shuman or, at least by any of his imitators. Such parade, if played without any irony or taste, could call into question the value of the brand’s fashion creations themselves. All of this, which at first seemed funny, today feels like a farce taking credit off the system and degrading the fashion industry. Picture by Davide Cernuschi from Harper’s Bazaar Uomo, 1996. Total look Moschino.

DIRK BIKKEMBERGS

 Il brand riparte da questa collezione: è perfettamente in armonia tra abbigliamento sportivo e fashion.

EMPORIO ARMANI

Con questa collezione, Armani si rivolge ad un uomo che segue le tendenze della moda.

 TOD’S

Lusso ostentato e distintivo

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EMPORIO ARMANI

Blu, bianco e tinte neutre. Forme morbide e linee cedevoli.

ETRO

Diverse lunghezze movimentano la silhouette. Sete e cotoni cangianti.

UMIT BENAN

8 letti, 8 coppie. Gli uomini si alzano, si vestono e sfilano.

BRIONI

Esercizi di tempo libero. Maglieria di seta, camicie di suede e sera color pastello tra partite a pétanque e pic nic al parco.

GUCCI

Una collezione che convive in totale armonia tra tendenza e sobrietà. Puntando verso un’allure d’altri tempi.

ICEBERG

Concentrata sul punto di forza d’origine del brand: la maglieria.

MSGM

Young, pop, fresca; terapeutica e creativa.

FRATELLI ROSSETTI

Collezione sofisticata e preziosa.

MOSCHINO

Fortemente Moschino: cangiante e pop. Ben fatti anche gli abiti.

TOM FORD

Lusso totale, nel formale come nello sportswear e sopratutto negli accessori.

ZZEGNA

Fuori dal coro per l’assenza di colori forti. Simmetrica, razionale e chic.

PAUL SMITH

Impeccabile e divertente al tempo stesso: un’impresa difficile in questo caso perfettamente azzeccata.

FENDI

Torna a sorprendere l’uomo di Fendi, con stampe e tanta pelle.

MISSONI

Un guardaroba non convenzionale ed informale per un moderno viaggiatore

La rassegna dei Press Day curata dalla mia redazione per The Men Issue – Carlo Ortenzi (Max, Sette) , Mattia Maulini (Max e Max online fashion area), Angelica Pianarosa (Max, Style, Io Donna) , Andrea Porro (Max, Style, Style Country, Io Donna e The Men Issue), e Luca Roscini (Style, Style Golf e Max), continua. Dal secondo round,  decisamente vince la volontà di affermare  un’ appartenenza timeless, anche nell’ outdoor. Il casual stesso si appropria di abbinamenti con materiali rubati al classico, come il coat di Pirelli Pzero con l’ interno in tessuto tecnico ma l’esterno in lana Galles. Eleganza è la parola d’ordine. Unico momento veramente fashion, la giacca di Moschino con stampa mattoni che rammenta le pareti di alcuni club newyorchesi o del milanese No Ties dei tempi che furono.

Brooks Brothers, college mood

Gant, wool and colors

Cappotto in principe di Galles con cuciture termosaldate, Pirelli PZero

Stivali foderati di montone, Tod’s

Bricks print, Moschino

Stripes at Fred Perry

Boots in pelle scamosciata con dettagli in lana e para a contrasto, Superga

Luxury fabrics at Brioni