Alessandro Calascibetta has been active in fashion since the late 80s. He started off his career at L'Uomo Vogue, after that with Mondo Uomo. Afterward, he became Fashion Director at Harper's Bazaar Uomo, and in 2000 founded Uomo which he directed until 2003. Following that, he started collaborating with Rizzoli. Since january 2015 he is the Editor in Chief of Style Magazine, and still remains as Man Fashion Director for Io Donna and Sette.
milano moda uomo
MILANO MODA UOMO FALL/WINTER 2015-2016 GIORNO 4
GIORGIO ARMANI
I contenuti fashion sono più forti in questa collezione, a differenza di quella Emporio, che – normalmente – è la linea Armani più moda. Bellissime le borse e i blazer “destrutturati”.
DIRK BIKKEMBERGS
Gli accessori da giacca, intelligentemente pensati per sostituire le borse, ovvero da indossare sul capo spalla come armature in pelle multitasking, sono davvero di grande effetto. Il fit dei blazer è asciutto quel tanto che basta per definire spalle e busto ma senza esagerazioni. Belli anche gli zaini.
ROBERTO CAVALLI
Lusso ostentato. Ma ammorbidito da uno styling pulito, che punta per lo più sul nero. Nero come il rock, nero come il punk. Super grooming, acconciature top, che ricordano quelle di una copertina di Meisel per un numero di L’Uomo Vogue degli anni ’90.
GUGLIELMO CAPONE
Grande stile, gran gusto e una bellissima ricerca di materiali; si spazia dal cachemire e le lane del knitwear – particolarmente caro a Capone – fino al raso doppiato usato per austeri trench blu notte di sapore militare.
CHRISTIAN PELLIZZARI
Belli e di taglio classicheggiante gli abiti in lana a quadretti e mélange e molto bella la maglieria. Le zone più moda della collezione – invece – sono realizzate in seta stampata: i check a contrasto rimandano alla Londra anni ’60 di “Blow-Up”. Per Pellizzari, un bel passo avanti.
MILANO MODA UOMO FALL/WINTER 2015-2016 GIORNO 3
EMPORIO ARMANI
Standing Ovation per Emporio Armani! Tutto quel che vi piace del suo “storico”, è in questa collezione. Forme e materiali flessuosi, accessori stilosi e moderni che non fanno a pugni con il buon gusto, tessuti caldi e avvolgenti nelle classiche tinte del menswear: cammello, blu notte e grigio. Davvero Bella.
GUCCI
Cambio di rotta. Totale. Dal maschio “che non deve chiedere mai”, oggi Gucci punta su una tipologia di uomo più intellettuale e romantico. A cominciare dal casting, che fin dalla prima uscita svela gli intenti della maison. La collezione si sviluppa attraverso pezzi più tradizionali mescolati a capi di pura poesia che ammiccano – gli ultimi – ad un’identità giovane e acerba. Nella moda, tutto è stato fatto o “già fatto”; ma sono convinto che questa nuova direzione – per Gucci – sia quella giusta.
ETRO
Un ottimo lavoro di styling e il desiderio di rendere sempre più contemporaneo il prodotto – un intento evidente già da due stagioni – fanno di questa collezione di Etro, una tra le più riuscite della storia del brand.
CANALI
Seconda stagione di Andrea Pompilio. Per l’autunno/inverno Pompilio punta anche sulla linea accessori, realizzati con coerenza secondo lo stile che ha impostato per il menswear. L’abbigliamento prevede la tinta senape come unico flash del colore. Riaffiora il segno tradizionalista del brand, soprattutto nella scelta del disegno finestrato.
FENDI
La sfilata di Fendi uomo non ha mai una vera e propria “storia”: è un sontuoso, eccezionale ensemble che fonda il suo segno di stile sulla ricchezza dei tessuti, delle lavorazioni e – naturalmente – dei pellami, sempre pregiatissimi. Questa collezione in modo particolare, è il trionfo del lusso: quello di buon gusto, però.
BRIONI
Prima sfilata del bravo Brendan Mullane, che fino ad oggi, per presentare le collezioni, ha prediletto straordinarie presentazioni standing. Il designer riconferma la leadership di Brioni nel mercato dell’abbigliamento di lusso, con un prodotto di grande bellezza, squisitamente sofisticato.
MILANO MODA UOMO FALL/WINTER 2015-2016 GIORNO 2
BOTTEGA VENETA
Velluto liscio, colori caldi abbinati al grigio, stivaletti in pelle anticata, i pantaloni in denim larghi e con le pinces: lo styling (bellissimo), mescola questi elementi e Tomas Maier da vita ad un’eccellente collezione.
N°21
Alessandro Dell’Acqua conquista stampa e buyers. Le prime due collezioni uomo – questa è la terza – sono servite per affrancare sul mercato il brand N°21. Ma questa, è la più completa, la più matura; Dell’Acqua rivede proporzioni e volumi a favore di un prodotto moda davvero molto bello, e giusto anche per un consumatore più tradizionale.
CARUSO
Sergio Colantuoni – soprattutto dopo l’apertura della boutique Caruso prima a New York e da ieri anche a Milano – continua la sua scalata verso l’Olimpo dei designer più cool del momento. Fin dalla primissima collezione, presentata ormai 3 anni fa, Colantuoni aveva le idee ben chiare: oggi è al top.
SALVATORE FERRAGAMO
Lo styling un po’ troppo appariscente della sfilata rischia di “nascondere” una bella collezione. Il punto di vista del menswear di Massimiliano Giornetti è comunque attraente e prezioso.
CALVIN KLEIN COLLECTION
Italo Zucchelli presenta una collezione ricca di spunti e sensuale. Le stoffe, spesso cucite con materiali di rinforzo, sono maschili e calde. Predominano le nuances del grigio e il nero: anche nei capi in vinile. I boots sono già un accessorio fetish.
DAKS
Filippo Scuffi aggiorna i suoi riferimenti moda e presenta la collezione con uno styling meno carico e più preciso. Lo stile è anglo-italiano con un pizzico di sensualità.
PRADA
La collezione di Prada stravolge i codici del menswear contemporaneo. Se altrove le forme si allargano, la maglieria domina la scena e una certa attitudine sport pervade lo stile dell’abbigliamento per l’uomo, Miuccia Prada fa tutto il contrario: volta le spalle all’omologazione – come sempre del resto – e inventa un autunno/inverno austero, rigoroso, asciutto, dove il colore è assente e i tessuti sono freddi. Come negli anni Novanta.
MONCLER GAMME BLEU
Thom Browne sorprende anche questa volta. La sfilata/spettacolo di Moncler Gamme Bleu parte quasi in sordina, con gruppi di modelli che indossano piumini in tinte basic abbinate a pantaloni bianchi. La sorpresa arriva quando i ragazzi si svestono del primo strato rivelando una collezione composta da blazer con pattern diversi, cuciti insieme, che spaziano dal tweed unito a stoffe disegnate da checks e righe. Mano a mano, sfilano in successione altri piumini, con grandi motivi grafici. L’ennesima conferma dello straordinario talento di Browne.
MILANO MODA UOMO FALL/WINTER 2015-2016 GIORNO 1
DSQUARED2
Davy Crockett & Billy Idol. Due stili molto diversi tra di loro; il primo è un cacciatore americano d’altri tempi, mentre l’altro sbircia le icone pop degli anni ’80. Per celebrare i 20 anni di sfilate menswear, i fratelli Caten rendono omaggio ad un immaginario maschile sexy e aggressivo.
CORNELIANI
Collezione riuscitissima. Belli anche casting e styling. Sergio Corneliani parte dal blu passando per le gamme del grigio fino al nero e al bianco avorio. Le stoffe sono ricche e “croccanti”. Applausi!
ERMENEGILDO ZEGNA COUTURE
La sfilata parte con i capospalla in tessuto trattato con resina ecologica. Tutto ciò che è sintetico, come il kaban in plastica, è ecosostenibile. Ma quel che più affascina è il concetto di Moda e di Eleganza di Stefano Pilati: la quintessenza di uno snobismo iper sofisticato. L’ennesima dimostrazione di un grande talento italiano.
PORTS 1961
Debutta Milan Vukmirovic e crea anche – e per il brand cino-canadese è la prima volta – una collezione di accessori. La moda di Ports1961 rielabora un mood street-americano. Bella e soprattutto sintonizzata sulla frequenza del menswear contemporaneo.
COSTUME NATIONAL HOMME
Il tradizionale color cammello abbinato con la pelle nera. Il bluette invece, per i look bohémienne. Una visione della moda urbana che guarda a Londra come a Parigi.
DOLCE&GABBANA
Riappaiono le iniziali, D G. Senso di appartenenza? Certo che si: appartenenza & famiglia. Gli stilisti invitano ad amarsi a chiare lettere, lo scrivono sui vestiti che sfilano. É stato uno spettacolo toccante. E la collezione è proprio bella.
ANDREA POMPILIO
Pompilio ha fatto goal. A questo giro, la sua collezione è completa, fresca, moderna e charmant, senza cadute di tono. Senza troppi fronzoli, il designer costruisce dei look precisi e razionali. I contenuti moda ci sono e il risultato è davvero convincente.
JIL SANDER
Rodolfo Paglialunga conferma il suo talento firmando la prima collezione Jil Sander uomo. Ipercritico e intransigente con se stesso, Paglialunga dimostra di avere un senso dello stile innato, concreto e chirurgico. Il menswear che ha presentato è di straordinaria fattura, qualità, è decisamente innovativo ed eccellente da ogni punto di vista. Per di più, è assolutamente proponibile anche a livello commerciale. Cosa vogliamo di più? Bravo Rudi.
LES HOMMES
Notte e Vandebosch, puntano su pelle, maglieria e accessori. Le borse e gli zaini sono bellissimi e altrettanto riuscita è la collezione stessa: un’ ottima sintesi tra immagine e commerciale.
VERSACE
Rigorosamente lineare nelle silhouette militaresche dei cappotti, vistosa nella parte degli accessori, confortevole e avvolgente nel knitwear: il mood Versace cambia rotta e per concentrarsi su un prodotto meno impegnativo. Bellissimo lo styling.