louis vuitton

MIX DI FANTASIE

La stagione in corso, che ha sfilato in passerella a gennaio, è il preludio dell’anno zero: dal prossimo vedremo – attraverso le collezioni primavera/estate che i magazine cominciano a pubblicare nei primi numeri del 2013 – che la moda uomo ha davvero voltato pagina. I primi dieci anni del 2000 sono stati di collaudo: da oggi si può parlare di coerenza stilistica, sebbene ogni maison abbia presentato e prodotto vestiti così diversi da azzerare completamente il vecchio concetto di macro tendenza. Tuttavia, in questo mix di proposte disparate e apparentemente lontane tra di loro, c’è uno slancio comune verso il futuro come non si vedeva  da più di vent’anni. Lo styling di queste foto di backstage, scattate durante un servizio fotografico in uscita a dicembre con abiti e accessori in vendita adesso, dimostra e anticipa un estro che appartiene ad una nuova era, fondata – speriamo – sul liberalismo e sulla bellezza.

This current season, (last january’s fashion shows) is a prelude to the year zero: by the next one we’ll notice -through the next S/S collections and by what magazines will publish by the very first issues of 2013- that menswear has really turned the page.The first ten years of 2000s have been a test. We can finally talk about stylistic coherence, although every maison has been introducing and producing pieces so very different from one another that the old concept of macro-trend has been reset. However, within the mix of suggestions which seem to be apparently so different and far from each other, there is such a strong push for the future as we haven’t seen one in more than 20 years.This backstage pictures has been taken during a fashion shoot that is going to be published in december, with accessories and clothes that are for sale right now, the styling discloses and reveals an inspiration which belongs to a new era, established -let’s hope so- on liberalism and beauty.

 

Cardigan Missoni, abito e cravatta Bottega Veneta, occhiali Bottega Veneta by Safilo, camicia Etro, orologio Vacheron Constantin

Giacca, pantaloni e scarpe Salvatore Ferragamo, gilet MSGM, camicia Dries Van Noten, borsa Gucci

Dolcevita ZZegna, pantaloni Etro, occhiali Montblanc

Maglione Louis Vuitton, dolcevita Lanificio Colombo, pantaloni Frankie Morello

Pantaloni e scarpe Prada, calze Missoni

Total look Prada

Abito, gilet e camicia Giorgio Armani, orologio Chopard

Giacca Giorgio Armani, abito ZZegna, camicia Etro, orologio Vacheron Constantin, calze Missoni, scarpe Prada

Giacca Gucci, gilet, camicia e pantalone Prada, dolcevita Lanificio Colombo

Abito Etro camicia e cravatta Bottega Veneta, cardigan e borsa Gucci, cappello Borsalino

Location Albergo Pietrasanta, Palazzo Barsanti Bonetti, Via Garibaldi 35, 55045 Pietrasanta, Lucca – Italy.

Un ringraziamento speciale alla sig.ra Barbara Pardini.

Model Peter Lissidini (Elite)

SETTE MAGAZINE EN VOGUE OGGETTO DEL DESIDERIO CHIAMATO DENIM

Jeans, with its cultural values has always been part of the history of costume; Many volumes has been written about it and to bring up the concept now would be unnecessary.
I rather focus on the fashion side of denim ( proper name of the fabric that jeans are made of). Magazines in the 80s were filled with editorials about jeans, proposing total looks all over the place; fashion designers as well as Armani, Ferre’, Valentino, Venturi, Moschino and all of the highest brands of those years , has been creating special collections made of denim. Since then, jeans have lost its original feature and found itself being thrown on the other side of the barricade, from being a revolutionary object to becoming an object of desire, with a well displayed logo. That was almost thirty years ago and I still find it despicable to see anyone wearing denim head to toe. I rather to see a classic jacket optimized by a denim shirt. On the other hand, I’m not impressed by blue jeans with jackets: I generally frown upon that look and in the best case scenario it just leaves me uninterested. Picture from a 2012 Style editorial. Louis Vuitton jacket with a denim shirt. Original picture by Gianluca Fontana.

TENDENZE PARIGI FASHION WEEK PRIMO GIORNO

LOUIS VUITTON

Super lusso per un viaggio letterario e metaforico alla scoperta del mare e degli abissi. Focus su tessuti ultra leggeri, persino il coccodrillo diventa morbido in modo da avere maggiore fluidità.

JEAN PAUL GAULTIER

Rimandi diretti al mondo della pesca e della marina. I colori di riferimento, neanche a dirlo, sono il bianco, il rosso e il blu.


VIKTOR & ROLF

Fantasie e trame  evidenti, ma anche tessuti fluidi e forme più morbide: puntando verso un target più deluxe.

PARIS FASHION WEEK – DAY 1

Louis Vuitton
E’ vero, quando si dice che la prima uscita da subito il mood della sfilata. Da Vuitton il clima è di lusso e  charme al 100%. Dopo diverse stagioni “incerte”, ha recuperato un’ eleganza incredibile;  i modaioli impazziranno per questa collezione, ma anche i più tradizionalisti.


Jean Paul Gaultier
Tanel chiude la sfilata, come ha sempre fatto, ma oggi ha camminato per quello che é: un uomo. E Jean Paul ha smesso di correre come un ragazzino tra le file del pubblico adorante. Effetto del tempo? Ma, la sfilata, é stata bellissima.


Balmain

Balmain anche questa stagione rimane fedele a se stesso. Dichiaratamente rock, dichiaratamente sexy e sempre più lussuoso. Immancabili i pantaloni biker, questa stagione anche in colori più accesi come il rosso o nel bianco ottico. Capo cult rimane il giubbotto di pelle, in pelle, montone o addirittura coccodrillo.

Dries Van Noten
Blu e bianco dominano la sfilata, che si basa su un concetto sostanzialmente semplice, indagando  le variabili di uno tra gli’ accostamenti più basic che esistano. Le stampe, che non mancano mai nelle collezioni di Van Noten, sono anch esse in tema colore, interrotto solo dalle calze – arancio vivo – e da alcuni paletot ver militare.