issey miyake

STYLE MAGAZINE 2005

A stunning portrait by Laurent Kariv that focuses men’s fashion style of Giorgio Armani mixed with Issey Miyake. The pose and the grooming remind the Hollywood Stars photos of the 50s. Model Niccolò Montesi, Styling Alessandro Calascibetta.

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PARIGI: VALENTINO, RAF SIMONS, ISSEY MIYAKE, LOUIS VUITTON

di Luca Roscini
VALENTINO
Geometrie mature quanto perfette su capispalla e maglieria si alternano a microfantasie che sono un viaggio negli anni Sessanta. Le linee smilze esaltano scarpe e cappotti over. Spolverini e paletot sono modernizzati da patchwork di tessuti e pellami, suggello di un’attitude creativa e sicura di sé.
RAF SIMONS
Elementi delle proprie origini (accenni a Martin Margiela e Helmut Lang, i suoi designers “miti”), anni Settanta cortesemente spinti, accenti di vinile nero e rosso: tutto nel frullatore estetico del designer belga per un risultato completo e geniale che offre, con la capacità che hanno i grandi creativi, tendenza e momenti pienamente commerciali.
ISSEY MIYAKE
I tre momenti della giornata ideale dell’uomo (al lavoro, il weekend e la sera) sono raccontati tramite sete rigorosamente Made in Japan, mantelle che diventano capispalla e abiti rivisti in maniera eclettica. Il risultato è un uomo vanesio ma pur sempre maschile.
LOUIS VUITTON
Una collezione potente che fa di stampe e ricami il punto di forza su capispalla, abiti e maglieria. Elementi rubati allo sportswear spuntano qua e là così come bomber e jumpsuit di pelle trapuntata. Trionfano gli accessori: dalle piccole tracolle monogram fino a vere e proprie valigie rigide ricoperte di pelliccia. Lusso 24h.

PARIS FASHION WEEK SPRING/SUMMER 2015 DAYS 1 – 2

VALENTINO

La collezione si ispira a personaggi iconici come Kerouac e Cocteau, sorvolando uno spazio temporale centrato sullo stile di uomini del ‘900 che hanno fatto la storia della letteratura e dell’arte, con percorsi individuali opposti, ma al contempo legati da caratteristiche outsider. La sfilata, questa volta, è caratterizzata da linee molto più flessuose e da tessuti molto più fluidi rispetto al passato.

LOUIS VUITTON

Kim Jones si allinea all’orientamento generale (finora visto per lo più sulle passerelle milanesi), ossia lo Sport/Deluxe. I colori sono quelli dell’India e le fantasie “giocano” con la V di Vuitton. L’esasperazione del lusso fashion penetra anche le tute e i bomber aviator; sensazionali i capi in nabuk con applicazioni di specchi.

BALMAIN

Il riferimento è chiaro: i piloti di Formula 1, in particolare Niki Lauda. Ma quello di Balmain, è un avventuroso fuoriclasse molto molto Fashion!

ISSEY MIYAKE

La collezione è molto più “ariosa ” del solito. Le classiche fantasie Miyake, che forse appesantivano il look, sono state alleggerite e rese più moderne. In passerella, dunque, per questa stagione hanno dominato una disinvoltura e una rilassatezza davvero rivitalizzanti. Superlativa la stampa “acqua”.

SCHEMA LIBERO PURISTA, CONTEMPORANEO

Purist, contemporary. Man about town is one of the few magazines that don’t make too much of styling, following instead the inputs of the designers. In the picture 8above), for example, we notice a sweater by Cerruti 1881 (f/w 2013) designed by Aldo Maria Camillo. Since the debut (in june 2012) Camillo has showed a particular taste for geometric shapes and fluid fabrics. The s/s 2014 collection reconfirms him as one of the most refined and interesting designers of the moment: the show presents extraordinary sleeveless coats, with big necks that can be transformed in hoods and a play of multitasking button-fastening; and it alternates with stylistic coherence light sweaters to be worn outside of the trousers and formal, simple and clean suits. Cerruti 1881’s menswear is purist, but embellished by innovative ideas that represent contemporary fashion. And doesn’t recall in any way other collections, past or present.

PARIGI: LOUIS VUITTON, ISSEY MIYAKE, BALMAIN PARIS

LOUIS VUITTON

E’ la prima collezione di Kim Jones per Vuitton senza cadute di tono né di stile; è la prima sfilata di Jones per Vuitton veramente Straordinaria. Via gli eccessi che “fanno moda”, quegli eccessi che nelle ultime collezioni hanno lasciato un po’ perplessi: eppure la Moda c’è, e sono pronto a scommettere che i fashion addicted faranno a gara per essere i primi a farsi fotografare in Louis Vuitton. La Moda c’è, dunque, ma questa volta convive in perfetta armonia con uno stile lussuoso/sartoriale e, l’intera sfilata, ha un passo articolato ma coerente, dalla prima all’ultima uscita. Bellissima.

ISSEY MIYAKE

Dopo due stagioni di “accompagnamento”, Mr Miyake aveva già lasciato il timone al suo giovanissimo ex-assistente: Yusuke Takahashi, che questa volta ha fatto davvero centro. Takahashi disegna una collezione ispirata ai colori del ghiaccio e del fuoco, dei ghiacciai e dei vulcani; trae spunti dalle meraviglie della natura più selvaggia e cruda. Il brand meriterebbe molta più attenzione di quella che solitamente la stampa gli dedica (soprattutto i giornali italiani). Questo non succede perché Miyake è “fuori dal coro”, veste solo intellettuali, resta dietro le quinte. Eppure è stato ed è copiato da molti. Molto bella, bravo Yusuke.

BALMAIN PARIS

Olivier Rousteing, 28 anni, e questa è la sua sesta collezione uomo per Balmain Paris: una collezione Eccellente. Tanto che – dopo il successo ottenuto già in passato e gli ottimi riscontri di fatturato –  la maison quest’anno ha investito molto nel progetto, rendendo la linea ancora  più completa. Rousteing trae la sua ispirazione dalle foto e dalla vita del fotografo Peter Beard che ha lavorato e vissuto tra Stati Uniti e Africa. Ci sono lavorazioni e ricami pazzeschi, nei vestiti di Balmain Paris, le giacche e i bomber dorati e luminescenti sono di un lusso estremo. Molto Fashion, Molto Ricca, Molto Molto Bella. Applausi.