DENIM SELECTION
Tre grandi della fotografia: Stephanie Pfriender Stylander, Toni Thorimbert e Michael Woolley, hanno fatto un casting straordinario e ritratto soggetti tutti diversi da loro vestiti solo in capi denim, restituendo al jeans la sua origine: quella di un tessuto nato per l’ abbigliamento da lavoro. 36 personaggi trovati tra gli Usa e l’ Europa e altrettanti mestieri che, oltre le tendenze, illustrano se stessi e il jeans in un contesto assolutamente autentico e astratto dal tempo. Stephanie ha fotografato cittadini newyorchesi – dal tassista allo chef – mentre Toni ha prediletto gli artigiani fiorentini. Michael, invece, ha concentrato il suo lavoro nella campagna inglese: ci sono il guardiacaccia e il “cestaio”. In questa gallery, solo un estratto delle foto contenute nel fascicolo “Max – Il libro del Denim, la grande storia del jeans”, (Rizzoli Limited Edition).
JEANS/ voce dell’inglese d’America, da (blue) jeans. Tipo di grossa tela di cotone, molto resistente, quasi sempre blu. Anche aggettivo invariantivo : tela jeans. Pantaloni, di colore diverso dal blu e di tessuto diverso dal cotone, ma tagliati allo stesso modo dei blue jeans. DENIM/ (da de Nimes, città della Francia dove si produceva) Tessuto molto robusto di cotone ritorto, generalmente scuro, usato nello specifico per tute da lavoro, uniformi e simili .Zingarelli a parte, facciamo chiarezza: quello che in origine era il nome del tessuto (jeans) oggi si usa anche per definire un modello di pantalone (il cinque tasche). Il denim, invece, continua ad essere rigorosamente solo il nome di un tessuto. Al di là delle valenze simboliche e stilistiche di cui si è appropriato suo malgrado nel corso del tempo, materia di testi firmati da firme autorevoli, il jeans nasce nel 1860 come tessuto per l’ abbigliamento da lavoro.
Alessandro Calascibetta