givenchy

PARIS FASHION WEEK SPRING/SUMMER 2015 DAY 3

CERRUTI 1881

Dopo aver dimostrato un talento innato per la moda e dopo aver riposizionato il brand fin dal suo debutto nel 2012, Aldo Maria Camillo rimescola il rigore dello stile Cerruti con nuove a/simmetrie destrutturando e “svuotando” i capispalla con estrema armonia. L’equilibrio tra spunti sport, moda e classicismo mette in evidenza la sua collezione – anche per questa stagione – come una delle più belle viste finora. Sprazzi di colore e fantasie su seta, proiettano il futuro di un nuovo classico. Bravissimo.

GIVENCHY

Il Total Black e il Total White, gli spruzzi irregolari che rimandano alle opere di Jackson Pollock; le stampe effetto marmo e le fasce elasticizzate applicate, a creare geometrie astratte positivo/negativo; la garza sovrapposta alle tshirt e lo styling multistrato. In altre parole, una sintesi autoreferenziale della moda che ha reso celebre Riccardo Tisci, collocando Givenchy tra i brand più fashion degli ultimi anni.

MAISON MARTIN MARGIELA

La sfilata è concentrata su tessuti techno (tela paracadute) e i capispalla sono ampi, leggeri e colorati. Anche per Margiela il giallo è trendy.

BERLUTI

Alessandro Sartori, un real gentleman nei modi e un liberista aristocratico nello spirito – curioso, intuitivo e intelligente – ha disegnato una collezione che gli somiglia. Berluti consolida il total look e raggiunge sempre di più, con passo deciso e veloce, il target di riferimento affine alla maison: un uomo libero da preconcetti, naturalmente elegante, sufficientemente ambizioso da curare nei dettagli il proprio aspetto ma,  allo stesso tempo, al di sopra dei condizionamenti e degli status.

PARIGI: CERRUTI 1881, GIVENCHY, MAISON MARTIN MARGIELA

CERRUTI 1881


Aldo Maria Camillo dà l’ennesima prova di spessore e di gusto. La sfilata – che è ancora più ricca di contenuti fashion rispetto a quella della P/E – raggiunge il cuore di un uomo un po’ misterioso e bohémien. Cerruti 1881 si allinea alle tendenze del prossimo A/I e presenta cappotti molto lunghi, mantelle, larghi riquadri. Mirabolanti a dir poco, le stoffe lavorate con dei “bassorilievi” che  creano un gioco di simmetrie geometriche che rammenta il labirinto di siepe di “Shining”… e i giardini di Versailles. Sono sorprendenti i cappotti-gilet, cioè senza maniche, che gli indossatori vestono sopra un secondo paletot, leggermente più corto, e che nella quotidianità saranno bellissimi da mettere sopra una maglia molto pesante o proprio sopra l’abito intero (molto asciutto, anche nella versione doppiopetto 8 bottoni). La nuova foggia dei pantaloni, molto aderenti o viceversa molto larghi sul bacino e con il cavallo basso e in entrambi i casi molto corti, aggiungono un ulteriore segno caratterizzante. Applausi.

GIVENCHY


Bravo Riccardo Tisci. Le sue prime collezioni mi avevano lasciato tiepido e perplesso, mi erano sembrate “forzate” e anche troppo monotematiche; e forse non mi sbagliavo. Ho sottovalutato però che il suo progetto ha funzionato grazie a queste caratteristiche, affermandolo – da subito – nell’olimpo dei top designer. Adesso che Tisci è in cima alla vetta, il compito di mantenere alto il livello di aspettativa è anche più difficile: ma in questa sfilata ha dato il meglio di sé e – senza compromettere il suo wild-fashion-side – è riuscito ad addolcire la collezione, che è davvero ampia, completa, incredibilmente ricca di dettagli da scoprire uno ad uno. Molto Moda, Molto Bella.

MAISON MARTIN MARGIELA


Probabilmente il nuovo management non fatto in tempo ad assorbire i codici di lettura della moda di Margiela. L’immagine – straordinaria – dello stilista “invisibile”, che ha già lasciato il brand diverso tempo fa nelle mani del suo team, era rimasta quasi intatta in questi ultimi anni. Oggi come oggi resta poco di quel mondo, ma neppure c’è stata una rielaborazione radicale ma con una direzione dai contorni decisi; forse perché è la prima. Vedremo più avanti.

PARIS FASHION WEEK SS14 – PART TWO

CERRUTI 1881

Eleganza Vera. In questa collezione ho visto qualcosa di praticamente introvabile: rigore e purezza che si fondono con uno stile “vivo”, vero, autenticamente e oggettivamente Elegante. Se esistesse l’alta moda anche nel menswear, con questa sfilata, Cerruti11881 meriterebbe di farne parte.

MAISON MARTIN MARGIELA

Una collezione volutamente molto semplice  e vendibile, arricchita grazie ad uno styling giocato sulle sovrapposizioni. Il fit sembra più morbido del solito.

BERLUTI

L’impatto é brillante e vivace; la collezione rimarca un concetto di lusso evidente, fatto di tessuti e pellami particolarmente eccellenti.

GIVENCHY

Una parte delle stampe fa riferimento agli strumenti di una sala di incisione anni ’70.  Sintetizzatori, bobine per nastri e manopole colorati,   cosi come, altrettanto vivaci,  sono le tinte delle righe orizzontali:  gli sfondi sono bianco ottico. Le atmosfere dark lasciano – finalmente – spazio ad una vena ottimista e solare, fatta di capi che segnano un’epoca.

KENZO

La sfilata presenta un prodotto fresco e giovanile; l’anima della collezione é sport-fashion.

DIOR HOMME

Sembra chiaro che il gusto di Dior Homme é fortemente legato al minimalismo. Le lane fredde e i pattern geometrici accentuano la linearità della collezione, esasperando un’idea di uomo in contro-tendenza.

 

DRIES VAN NOTEN

Tanti fiori, stampati, ricamati o dipinti su cotoni leggeri o sulla seta, da spezzare con la tinta unita in un gioco di lunghezze  e strati tra spolverini e bermuda.

PARIS FASHION WEEK – DAY TWO

BERLUTI
Anche la terza stagione della collezione disegnata da Alessandro Sartori, è di una coerenza straordinaria. Non c’è nulla di trascurato (né di trascurabile); e niente è lasciato al caso. E’ un “racconto” che comprende Lusso, Tradizione, Eccellenza e Praticità.

LOEWE
Bellissime nuances di rosso per l’abbigliamento e accessori; knitwear e pellami di lusso. Creative Director, Stuart Vevers.

MAISON MARTIN MARGIELA
Chi pensa che la moda maschile “non esista più”, dovrebbe vedere questa collezione per intero. Eccezionalmente moderna, lussuosa senza estremi, nuova, seducente. Elegante anche nelle zone più “aggressive”: magistrale.

… Continua a leggere →

STYLE MAGGIO 2011

Ph. by Giovanni Gastel, total look Givenchy. Maculato 80′ con un fitting attuale: corsi e ricorsi della moda. La prima vera collezione di Tisci per Givenchy che lo ha consacrato nel olimpo dei nuovi talenti. Only for fashion addicted.

Ph. by Giovanni Gastel, total look Givenchy. 80s animalier with a modern twist: the course of fashion that comes and goes. It was the first Givenchy collection for Tisci, consecrating him to the fashion Hall of Fame. For fashion addicted only.