giorgio armani

GIORGIO ARMANI ADV 1987

Quarta di copertina, posizione di rigore, da sempre la più desiderata nei giornali, con la “prima doppia di apertura”. Foto di Aldo Fallai. Sguardo diretto, luci e penombre su fondo semi-neutro. E la moda di Armani, quella che amiamo di più, lo stile Armani  incontaminato: il suo stile.

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MILANO MODA UOMO FALL/WINTER 2014-2015 GIORNO 4

DSQUARED2

Pelle tagliata al vivo, bianca o nera/asfalto. Padded-Jacket arancio. Giacconi e bomber in lana cammello, blu navy e tabacco. E, naturalmente, tanto denim. La collezione é più articolata: offre diversi spunti sportswear, ma é anche classico/giovane e fashion.

GIORGIO ARMANI


Le foto parlano da sole. I paletot “Armani Style”, morbidi e ampi ma strizzati in vita dalla cinta e il knitwear avvolgente, sono la parte più bella della collezione.

ERMANNO SCERVINO


Collezione metropolitan/dark. Bella l’uscita finale con le mantelle.

ZZEGNA


Una delle più belle sfilate di Paul Surridge e una delle migliori di questa edizione di MFW. Colore: in particolare uno zafferano che – realizzato sul casentino e sulla lana spessa usati per caban e cappotti –  diventa più soft. Ma é l’unica zona”accesa” della collezione, per lo più basata sui blu e sulle nuances del grigio. I capispalla bicolored danno vita a contrasti di grande impatto, e diventano immediatamente un must-have. Bellissimi anche la maglieria e gli abiti, che sono “slim-fit”,  ma con giusta moderazione. Bravissimo Paul!

ROBERTO CAVALLI

Dietro-front: dopo due stagioni di menswear classico/fashion, tanto classico da intitolare i due eventi (gennaio e giugno 2013) “Gentlemen Club”, Roberto Cavalli torna alle origini. E ri-edita aggiornando forme e colori, la prima collezione uomo, che debuttò nel’98 a Firenze: un flashback da cui si evince che il suo uomo piace così com’è sempre stato. Nomade, Rock, Psichedelico.

IO DONNA 2012

A backstage pic became the photo. The snapshot enticement admits the realism that fashion photos usually don’t have. This was one of those lucky exceptions. Photo by Andrea Gandini. Blazer by Giorgio Armani, Trousers by Ports1961.

SCHEMA LIBERO REVIVAL

Revival. Chinatown is one of the best American movies of the 70s. It won the Oscar Award for the screenplay by Robert Towne but it should have deserved to win also for the direction by Roman Polanski and for the performances by Jack Nicholson and Faye Dunaway, the two main actors, and by John Huston as actor in a supporting role. This movie is 40 years old but it looks more recent: the rhythm is fast, the plot is engaging, the end leaves breathless. The love story between Evelyn and Noah takes shape in the middle of a mistery that is disclosed in the end, leaving the spectator with a bad taste and upset for a irreversible damage, that has no way out. “When it was released it was considered a new-noir; now, many years later, it could be included in the original noir movies” we read on the Chicago Sun-Times, highlighting its modernity. Even the costumes, that trace fashion of the late 30s, are up-to-date: the sunglasses with round lenses, the wide-brimmed hat, light colours in the shades of beige for the outerwear and printed ties. If you’ve never watched it, you have to. If you know it, it’s a masterpiece to rediscover. Jack Nicholson in “Chinatown”

STYLE MAGAZINE 2011

Hand Made designed Photo by Mauro Balletti. The inspiration was Balthus Art and the short Giorgio Armani Jacket was perfect for that, as the one pince trousers by Gucci and the vintage feeling loafer by Santoni.