giorgio armani

TENDENZE MFW QUARTO GIORNO

DSQUARED2

Dedicata al popolo dei nottambuli, dalla prima all’ultima uscita. Scorporati dallo styling di sfilata, ci sono pezzi portabili anche di giorno, ma pur sempre total black.

GIORGIO ARMANI

Gran lavoro sugli accessori, che vivacizzano l’essenzialità dei look.


DIESEL BLACK GOLD

Non solo denim, con l’obbiettivo di raggiungere un pubblico più vasto: un’identità ancora da mettere a punto.

STRENESSE

Formale total off white (o nero totale) in mood 60’s. Sportswear di lusso. Understatement minimale: controcorrente.

PORTS1961

Sofisticata e charmant, molte tinte naturali ma anche colore e qualche stampa geometrica moderatamente vistosa.

CLASS

Il viaggio Parigi – Dakar tra stampe colorate e tessuti super leggeri.

MARC JACOBS

Molta maglieria anche per l’estate, dai colori accesi e con fantasie geometriche, abbinata a capi in pelle dalle tinte naturali.

MCQ ALEXANDER MCQUEEN

Rigore militare unito a colori accesi e stampe floreali per un uomo eccentrico ma con stile

CHURCH’S

Continua il successo del modello Studden Burwood, ora in nuove sfumature di colore

CAR SHOE

Una nuova scarpa in casa Car Shoe, con nappe a contrasto, frangie e l’abbinamento di tre differenti materiali: pelle effetto vintage, suede e canvas.

JET SET

Il capo iconico della nuova collezione Jet Set prende spunto dalle stampe di archivio del passato ma guarda avanti con nuovi ed innovativi materiali.

VALEXTRA

Il nuovo document holder di Valextra si veste di pelle stampa lucertola, nei colori fumo di londra e nel nuovo grigio cenere.

BALLY

Innovazione e tradizione per la maison svizzera che reinterpreta in chiave elegante anche il più sportivo scarponcino da trekking.

GIORGIO ARMANI / EMPORIO ARMANI F/W 2012-2013

Giorgio Armani non è mai “passato di moda”. E, con le ultime due sfilate per il prossimo inverno, è “di moda”. Mai come adesso. Armani ha ripreso le forme sciolte e fluide:  un suo classico, così come le tinte neutre, il grey Milano; e ancora, le lane cotte, il velluto, il doppiopetto, il Galles, la lavorazione a “nido d’ape”, il gilet. Tutto ciò per cui l’ho amato nel corso degli anni, dai primissimi ’80.  La moda è fatta di tendenze: sono onde, che vanno e tornano aggiornandosi di pari passo con il passare del tempo. Oggi ho nuovamente voglia di quella disinvoltura. Le bellissime foto che vedete nella gallery, scattate nel backstage della sfilata Giorgio Armani e Emporio Armani, sono di Filippo Mutani.  A.C.

EMPORIO ARMANI

“Il neoromanticismo proposto con la collezione Emporio Armani è anche il segno di nuovo modo di affrontare il mondo che si fa avanti.”   Non c’è un filo di nylon in collezione, solo l’aspetto rassicurante e confortevole dei materiali naturali e tradizionali.”  Giorgio Armani

 

GIORGIO ARMANI

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“Ho cercato un tocco di eleganza sottile, non sfacciata, quella che dà il velluto, specialmente quello nero che è il più profondo e Ho trattato con ironia i tessuti classici dallo spigato al tweed, di cui ho ingrandito i motivii. Ho voluto che tutto avesse un tocco di fascino dolce, mai sfacciato, ma composto, discreto e di grande charme.” Giorgio Armani … Continua a leggere →

FASHION AND PHOTOS TEN YEARS AGO

Una decina di anni fa, usciva il primo numero di “Uomo” del 2002. Il tema di quel numero era l’ acqua, e molta della moda che era contenuta nei servizi fotografici, era già rivolta verso il prossimo futuro, e cioè oggi. Sì perchè, la moda, si rinnova di stagione in stagione eppure – necessariamente – ogni tanto si ripete. Questo non significa che i designer si copiano tra loro, anzi: vuol dire che si omaggiano a vicenda, anno dopo anno, decennio dopo decennio, apportando – ogni volta – qualcosa in più che diversifica, anche se leggermente, quanto già visto in passato. A.C.

10 YEARS AGO

Gennaio 2002. L’euro entra legalmente in circolazione, portando con sé un periodo di grandi cambiamenti e speranze, con il fantasma dell’11 settembre ancora incombente. Uno scenario ben delineato dall’editoriale che apriva il primo numero di Uomo di quell’anno: “Il tema di Uomo (ndr.: l’acqua) questa volta trova una sua identità impalpabile che vuole chiarezza, desidera trasparenza. Vuoto e ansia sisono impadroniti di noi: un po’ di leggerezza può aiutare a guardare verso il futuro con più ottimismo. Con la voglia di ricominciare.”In parole povere, il famigerato “Nuovo Millennio” non appartiene più al Superuomo, fiducioso del progresso, ma a un individuo che abbandona rigore ed essenzialità in favore di un senso di libertà e di nuovo, anche nel vestire. Come veniva tradotta questa tendenza? … Continua a leggere →

LARRY SCOTT

Larry Scott è stato uno dei modelli più belli del mondo. Adesso abita a New York e fa il fotografo: accetta di essere ritratto sempre più raramente, pur restando sempre un uomo di grande fascino. Ha debuttato verso la fine degli anni ’80: era uno dei primi indossatori non palestrati. Di lui colpivano, oltre all’ aspetto, la sua irriverenza e sregolatezza. Nel 1988 venne fotografato da Gastel per Mondo Uomo, io seguivo lo styling: da Parigi – dove viveva all’epoca – arrivò a Milano con un braccio ingessato, senza preoccuparsi di avvisare (in tal caso sarebbe stato sostituito, ovviamente). Grazie anche alla sua carica di simpatia, non fu cacciato dal set come probabilmente sarebbe accaduto a qualunque altro modello nella medesima situazione, e Giovanni si adoperò per scattare ben 8 posati in cui non si doveva capire che aveva un gesso che andava dal gomito al polso! Una volta in primo piano, un’ altra l’ impermeabile appoggiato sul braccio, un’ altra ancora di profilo dall’ altro lato…..eccetera eccetera. In un’ epoca di modelli quasi tutti gay, faceva eccezione anche su quello. I capelli erano lunghi, naso e labbra sottili, sguardo tagliente: un viso praticamente perfetto, tanto che nel 1996 Armani lo scelse tra molti per la campagna pubblicitaria di Acqua di Giò. Larry è stato il modello più quotato per tutti gli anni ’90, con il suo fisico asciutto poteva tranquillamente indossare qualunque abito e pur non essendo particolarmente alto ha sempre avuto una presenza scenica da top. La sua naturale irrequietezza fa di lui, ancora oggi, uno degli uomini più affascinanti del pianeta.

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FASHION WEEK – DAY 4

Dsquared2

Dean e Dan fanno sfilare il classico bad boy americano. Bello, sfacciato e di buona famiglia. L’ispirazione è il College, la silhouette è ridisegnata e, se possibile, ancora più skinny. (A.P.)

Giorgio Armani

Una bella sfilata, però avrei trascurato alcuni pezzi troppo fashion per essere la Giorgio Armani come il blu elettrico, e i pantaloni multipinces arrotolati sul fondo: per il trade, l’ ho scritto l’ altro ieri, c’è l’ Emporio. Corre il rischio di confondere il suo target di riferimento. Ma tutto il resto, un buon 85% della collezione comunque, mi ha fatto pensare a quello stile per il quale è chiamato Re Giorgio. (A.C.)


Grintoso Q.B. per accontentare un pubblico di target trasversale: dai 18 ai 40. Non mi hanno convinto gli outfit seriosi, che non aggiungono nulla di nuovo alla collezione. Molto meglio i pulloveroni lavorati in rilievo, il chiodo e i pantaloni in pelle. (A.C.)
Sai quando ti chiedono “cos’ hai visto di nuovo?”: ho visto Ports 1961. E’ nuova sul serio ma sopratutto è davvero bella, tutta bella. Nessuna caduta di tono, men che meno di gusto. Fashion, raffinata, intrigante e perfino sexy. Allora, se questi due signori – al secolo Fiona Cibani, (creative director) e Ian Hylton (men designer), non faranno errori di percorso strada facendo, rischiano di diventare dei top. (A.C.)
Immagine anteprima YouTube
La settimana della moda maschile si chiude con i 30 anni del brand Stone Island. Anni di continua ricerca e sperimentazione. Tutto nasce nel 1982 con la  blusa realizzata in “tela stella” che si ispira alle caratteristiche dei teloni da camion
degli eserciti e rieditata per l’anniversario. Gli  altri due capi commemorativi sono il cardigan  “reflective knit” e la  giacca “30/30”. Per l’occasione e per raccontare i trentanni uscirà un libro di 300 immagini in giugno e sempre nello stesso mese, per chiudere i festeggiamenti,  a Firenze verra’ inaugurata una mostra alla stazione Leopolda. (C.O.)