ETRO

C’È MODA E MODA, C’È MODO E MODO

Le sfilate per la prossima estate si sono concluse da 10 giorni. Per il momento, sono già state archiviate: ora è (o sarebbe) il momento di sfogliare le riviste – che già da un mese pubblicano la moda per l’inverno – e farsi un’idea di cosa compreremo da settembre in poi. Ma i social più visti e seguiti, elargiscono ancora istantanee “rubate” al pubblico dei modaioli durante le fashion week e si vede un po’ di tutto. Spesso c’è un signore americano con i capelli bianchi che tutti trovano “top” e che invece è di un’ ineleganza inarrivabile, poi c’è il direttore di quel librone super fashion tutto muscoli  e occhiali specchiati, il giovane fotografo che si cambia praticamente ad ogni sfilata, e c’è la Sozzani, sempre bellissima, stilosa, semplice nella sua eleganza che li spazza via tutti. A parte lei, che non ha certo bisogno del plauso di nessuno, il codice di riconoscimento ricorrente per conquistarsi almeno un “top!!” è essere vistosi, ossia: accesi, appariscenti, carichi, chiassosi, eccentrici, lussuosi, ostentati, pacchiani, sfarzosi. Nel bene e nel male, tutto questo fa audience, tanti clic, tanti “mi piace”, tanti “love”: per non parlare degli “adoro” e “amo”. Tant’è, che una delle poche volte che il bravo Schuman mi ha immortalato per The Sartorialist, indossavo un paio di guanti giallo fluo tipo Mickey Mouse, paletot antracite e jeans in velluto bianchi: un look di cui ancora oggi mi vergogno. Bene, ora che ho metabolizzato le sfilate, mi sono reso conto che gran parte  della moda che è stata presentata, sembra pensata e disegnata apposta per la fauna dei fashionisti di Instagram, Twitter, Facebook, Tumblr, eccetera. Questo significa una sola cosa: al di là del fatto che quel certo abito sia effettivamente bello o no (perché in questa fase il bello e il brutto si fondono e si confondono, e non li distingui più), durerà solo una stagione. Quello che va, è moda di un attimo e il modo di comunicarla, adesso, è di far credere che se ti metti quella certa stampa con quei colori pop, sei cool. Non è un giudizio, è una constatazione; ho il sospetto che si badi più all’impatto che suscita un colore o uno sberluccichìo piuttosto che alla sostanza. Alcuni stilisti – bravissimi – sono caduti in questa trappola che porterà a nulla, se non a un repulisti generale e drastico nel giro di poche stagioni. C’è moda e moda: prendi una qualsiasi delle mille magliette schizzate di colore e metti a confronto il Madras divino che ha fatto Missoni, i tagli geometrici di Cerruti, le giacche bicolore di Valentino o l’eccentrità intelligente di Etro: ti togli ogni dubbio. C’è moda e moda, c’è modo e modo.

Spring/Summer 2014 Fashion Shows ended ten days ago. … Continua a leggere →

MILANO FASHION WEEK SS14 – DAY THREE

EMPORIO ARMANI

In linea con la tendenza generale: molta pelle e forme squadrate. Forte ritorno alle fibre techno. Belle le camicie colorate da indossare anche per la sera.

GUCCI

La parte formale sposa una direzione marcatamente fashion. Bellissima la maglieria lavorata in rilievo e con motivi jacquard, mentre i rimandi al mondo dello sportswear sono decisamente lussuosi.

PORTS 1961

Più concretezza, meno poesia. Di fatto una sfilata commerciale: nell’ accezione migliore del termine, dato che riesce a essere ugualmente raffinata.

ETRO

Fuori dal coro, comme d’habitude. Ma sopratutto c é un nuovo elemento che connota la collezione: una forte fisicità, che la rende anche sensuale. L’ispirazione “messicana” convince, e crea un impatto emotivo molto forte.

CANALI

La palette di colori, le giacche 3/4 e la larghezza delle gessature colorate spezzate con il fondo immacolato, rimandano inevitabilmente agli anni ’80.

FENDI

Gli scambi di cromie intonati ai colori delle spezie e i tessuti, freschi e preziosi, danno vita ad una collezione dinamica e accattivante.

UMIT BENAN

E’ talmente raffinato e sottilmente elegante che, probabilmente, la sua moda – tutt’altro che invendibile, ma molto intellettuale – è poco compresa. Gli auguro con tutto il cuore di continuare e di mettere a segno una serie di successi: perchè è bravissimo.

DIRK BIKKEMBERGS

La pelle vince su tutto: per le applicazioni geometriche sul jersey o quando è lavorata come il pizzo. Il mood è decisamente ispirato allo sportswear degli anni ’90.

BRIONI

Superbe le lavorazioni della pelle scamosciata che creano un intreccio materico maschile e sofisticato. La collezione si basa sulle fredde nuances del piombo e del ferro, giocate su disegni tradizionali come il Galles e i micro-checks, e realizzati su lane preziosissime al tatto e ariose nella consistenza.

SCHEMA LIBERO ESTATE IN MONTAGNA

Choosing what to wear on a mountain summer holiday can be more complex than you think. The habitués know what to do, but random tourists never know how to pack.”Is it going to be cold in the evening? And what if it’s not going to be sunny during the day? What shall I wear?”. A simple advice for those less accustomed: when in doubt bring more options, expecting to layer your clothing.
This year two historical brands, Lacoste and Colmar are 80 and 90 years old, respectively, so why not to celebrate the anniversaries by opting for a remarkable wardrobe? Traditional formal, practical elegance: you can’t go wrong. If I may, I’d like to suggest a destination: Ortisei in the Dolomites. At the Adler Balance Hotel especially, connected with the “historical” but more recent Adler which has been decorated in modern contemporary designs, you will get to enjoy an amazing outdoor swimming pool and fantastic relaxing Spa treatments. In the picture the Adler Balance Hotel in Ortisei.

SCHEMA LIBERO CERCASI UOMO

This column is about men’s fashion and style and it’s dedicated to male readers but at the end of the day it’s still part of Io Donna, the most popular Italian women’s magazine so, just for this time, I’ll be talking to the Ladies. Women have so many different sides to their personalities, that’s what makes them feel attracted to different kind of men. Who is your fatal attraction? Some men are dangerously prone to vice or vice versa some others are virtuous and committed to work and family. Some are incredibly vain, some deeply shy. Some men like to play sports and some are homebodies. Some of us are artistically ambitious and some others would prefer to be dissolved in acid rather than go to an art exhibition. Then we have the beautiful ones (which are far from being impossible) but they are often a bit dumb or those who are physically less attractive but intellectually gifted. Did I forget anyone? Let me know, we are here. In the picture Jim Morrison, from the volume “Bad Boys” published by Logos.

SETTE MAGAZINE EN VOGUE CONTAMINARE E’ BELLO E APRE LA MENTE

I have been writing on many occasions about the importance of a good styling to pull off a successful fashion shooting. When shooting menswear a good styling is even more essential, because everyone knows that being extravagant in womenswear it’s allowed but when men try to be original and fashionable they are usually looked upon with suspicion and classified as laughable. This doesn’t happen abroad, in countries like Great Britain, France and many others in the U.S. the melting pot of races and costumes it’s peacefully accepted as part of everyday life. The result of the intersections between colors and fabrics from different cultures can be outstanding. In order to “bring” to Italian magazines the beauty and distinctiveness of collections designed by those who have been inspired by the exoticism of the East(Etro is one among many), we should get into a more liberal and open minded mood just like those countries. Would it be too weird for Italian readers to combine fabrics with different patterns? Yes. So we opted for a combination of Paisley and chamois leather clothing which is an original look indeed, however it would be nice to follow the waves of fashion and look towards the future with less prejudices. Duster coat/dressing gown by Etro.