ermenegildo zegna couture

SETTE MAGAZINE EN VOGUE SARÁ UN AUTUNNO RICCO DI QUADRI

An autumn full of checks. … Continua a leggere →

SCHEMA LIBERO TEORIA DEL DOPPIO

Double bind. Timeless flagship of menswear, the double-breasted jacket is a must-have. Everyone has to have at least one for each season Its birth goes back to the XVII century, when it was part of the uniform of the Hussar army: this doesn’t surprise…when we wear a double-breasted suit we’re forced to take on a very erect, martial, posture. The time of its greatest popularity was between the 30s and the late 40s. Then it came back in fashion in the 80s, but longer and with very wide shoulders. Today the shape is more fitted (but the last trend wants it a little more loose than a couple of seasons ago) and shorter. Fashionistas and snobs wear it without tie, with the shirt unbuttoned and a printed silk scarf.

MILANO MODA UOMO SPRING/SUMMER 2015 GIORNO 1

ERMENEGILDO ZEGNA COUTURE


La collezione “architettonica” di Stefano Pilati é da rivedere da vicino; le stoffe sono da toccare e i dettagli sono tutti da scoprire. Il designer sembra orientato verso  una direzione che incontra lo stile di un uomo estremamente raffinato, ma con un’anima più sportiva e meno formale del solito.

CORNELIANI


Punta sul leisure più che sul classico/formale. E sugli accessori. I contenuti fashion sono evidentemente entrati nel DNA del brand, che per la prima volta osa stampe floreali e il Total Black in una collezione estiva.

COSTUME NATIONAL HOMME

Per la seconda stagione consecutiva, Ennio Capasa trasporta con successo il suo “rock style” nel più sofisticato ambito dandy. Potrei definire l’uomo di questa collezione, come un “Bowie Dannunziano”. Bellissima.

DOLCE & GABBANA

Una prova di stile che può essere definita una haute couture al maschile. Le uscite fashion sono entusiasmanti: sontuosità e ricchezza nei ricami e nelle stoffe. La collezione alterna Moda e Classico con saggezza ed esperienza, senza sbalzi né cadute di tono.

CHRISTIAN PELLIZZARI

La sfilata offre qualche spunto interessante, ma c’è ancora molta incertezza e poca coerenza. Sono certo che la produzione ha combinato qualche guaio con la consegna dei prototipi…

ANDREA POMPILIO

Più omogeneità e idee chiare rispetto alla collezione estiva presentata l’anno scorso. Strettamente fashion, senza mezze misure: la ami o la odi.

LES HOMMES

Una fantasia su questa sfilata: facciamo finta che Ridley Scott decida di girare un film futuristico come il suo Blade Runner ambientato in un college irreale. Ecco, i costumi del film sarebbero questi. Bravi! Originalità e Moda con una forte inclinazione sport.

JOHN VARVATOS

La novità è negli accessori: curati, fatti a mano e molto fashion. L’abbigliamento si addolcisce rispetto al passato: le giacche da giorno hanno il taglio del tight ma sono destrutturate, e il knitwear – “ruvido” e maschile – diventa una zona importante della collezione. E poi, basta con il nero: l’anima rock di Varvatos, oggi, sembra svanita.

VERSACE

L’uomo Versace questa volta è così: meno muscoli e più cervello. Collezione bella e “strategica”: l’abbigliamento è più fluido come dettano le ultimissime tendenze, gli accessori giocano un ruolo centrale, sono bellissimi e strizzano l’occhio allo sportswear (di lusso, ovviamente). La sfilata, nel suo insieme, resta fedele al suo pubblico ma aggiunge una buona dose di contemporaneità che la rende molto più moderna.

HOGAN

L’abbigliamento di Hogan mescola per aspetto e tessuti il mondo classico e quello sportivo: tagli formali guadagnano una patina sportswear con jersey e felpa.

TRUSSARDI

Silhouette over esaltate da stampe e gessature ampie, ispirate ai jazzisti underground degli anni Trenta.

MSGM

L’uomo di Msgm ha un carattere fortemente sportivo e si muove tra felpe a righe e bluse in nylon stampato con simboli nautici mixati a palme e cactus dal gusto ’80.

SHINING NIGHTIME

Cristalli e perline ricamati a mano su tessuto tecnico. Il bomber in casa Zegna diventa un capo di primo piano, prezioso.

A cura di Angelica Pianarosa

Still life Michele Gastl

Bomber Ermenegildo Zegna Couture

 

Crystals … Continua a leggere →

SCHEMA LIBERO CHIC FUNZIONALE

Functioning chic. “You have to suffer to be beautiful”. True? False? The truth lies in the middle. This slogan was coined by the USA clothing company Clipper Craft in 1960. It was surely incisive, but menswear, then, was so far to adopt fabrics and treatments apt to make classic wear practical and comfortable. Today this is possible, but we must distinguish between comfort and sloppiness: with sweatshirt and oversized jackets – unless you are under 18 – you’ll look like homeless. In hyper-traditional clothing, the sartorial one, it’s difficult (but not impossible) to find a match point between elegance and practicality. As an alternative, there’s a world too much hastily described as “casual” that, on the contrary, is chic and functioning at the same time. Look at the outfits I suggest you. They’re only one thousandth of what you can find in stores and represent a synthesis between classic, newness and comfort. Advertising of the USA clothing company Clipper Craft (1960).