CERRUTI 1881

IO DONNA SCHEMA LIBERO ITALIA-FRANCIA 1-1

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Italy-France 1-1. France/Italy: the eternal conflict between two very similar cultures, between two countries that, after all, respect each other but often understand each other. In spite of the intellectual inclinations that we have in common, the love for art, gardening, food, design and fashion, just to mention a part of them, we think that french people are too snobbish and they think that we are too rowdy. There’s a little bit of truth in both cases, indeed…But their “snobbery” comes from the awareness of a sense of national union and cohesion that we – unfortunately – don’t feel so much. In this column we usually talk about fashion; let’s stay on the topic. Feminine fashion comes from them. The pret-à-porter from us. Fabrics are italian, but the skill and the genius of Yves Saint Laurent and Christian Dior are a milestone and, to this day, a model. The haute couture in french, while mensfashion comes from Italy. Nobody wins, nobody loses. But the natural elegance of our cousins has no equals in the world. They have a natural, almost unaware, style. They don’t show off like us, but you can notice them at a long distance. Maybe it means something. Ph. by William Klein from the book Paris+Klein (Contrasto Due).

SETTE MAGAZINE EN VOGUE GLI STILISTI PIÚ RICERCATI PARLANO ITALIANO

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The most refined designers speak italian. Americans think … Continua a leggere →

PARIS FASHION WEEK SPRING/SUMMER 2015 DAY 3

CERRUTI 1881

Dopo aver dimostrato un talento innato per la moda e dopo aver riposizionato il brand fin dal suo debutto nel 2012, Aldo Maria Camillo rimescola il rigore dello stile Cerruti con nuove a/simmetrie destrutturando e “svuotando” i capispalla con estrema armonia. L’equilibrio tra spunti sport, moda e classicismo mette in evidenza la sua collezione – anche per questa stagione – come una delle più belle viste finora. Sprazzi di colore e fantasie su seta, proiettano il futuro di un nuovo classico. Bravissimo.

GIVENCHY

Il Total Black e il Total White, gli spruzzi irregolari che rimandano alle opere di Jackson Pollock; le stampe effetto marmo e le fasce elasticizzate applicate, a creare geometrie astratte positivo/negativo; la garza sovrapposta alle tshirt e lo styling multistrato. In altre parole, una sintesi autoreferenziale della moda che ha reso celebre Riccardo Tisci, collocando Givenchy tra i brand più fashion degli ultimi anni.

MAISON MARTIN MARGIELA

La sfilata è concentrata su tessuti techno (tela paracadute) e i capispalla sono ampi, leggeri e colorati. Anche per Margiela il giallo è trendy.

BERLUTI

Alessandro Sartori, un real gentleman nei modi e un liberista aristocratico nello spirito – curioso, intuitivo e intelligente – ha disegnato una collezione che gli somiglia. Berluti consolida il total look e raggiunge sempre di più, con passo deciso e veloce, il target di riferimento affine alla maison: un uomo libero da preconcetti, naturalmente elegante, sufficientemente ambizioso da curare nei dettagli il proprio aspetto ma,  allo stesso tempo, al di sopra dei condizionamenti e degli status.

PARIGI: CERRUTI 1881, GIVENCHY, MAISON MARTIN MARGIELA

CERRUTI 1881


Aldo Maria Camillo dà l’ennesima prova di spessore e di gusto. La sfilata – che è ancora più ricca di contenuti fashion rispetto a quella della P/E – raggiunge il cuore di un uomo un po’ misterioso e bohémien. Cerruti 1881 si allinea alle tendenze del prossimo A/I e presenta cappotti molto lunghi, mantelle, larghi riquadri. Mirabolanti a dir poco, le stoffe lavorate con dei “bassorilievi” che  creano un gioco di simmetrie geometriche che rammenta il labirinto di siepe di “Shining”… e i giardini di Versailles. Sono sorprendenti i cappotti-gilet, cioè senza maniche, che gli indossatori vestono sopra un secondo paletot, leggermente più corto, e che nella quotidianità saranno bellissimi da mettere sopra una maglia molto pesante o proprio sopra l’abito intero (molto asciutto, anche nella versione doppiopetto 8 bottoni). La nuova foggia dei pantaloni, molto aderenti o viceversa molto larghi sul bacino e con il cavallo basso e in entrambi i casi molto corti, aggiungono un ulteriore segno caratterizzante. Applausi.

GIVENCHY


Bravo Riccardo Tisci. Le sue prime collezioni mi avevano lasciato tiepido e perplesso, mi erano sembrate “forzate” e anche troppo monotematiche; e forse non mi sbagliavo. Ho sottovalutato però che il suo progetto ha funzionato grazie a queste caratteristiche, affermandolo – da subito – nell’olimpo dei top designer. Adesso che Tisci è in cima alla vetta, il compito di mantenere alto il livello di aspettativa è anche più difficile: ma in questa sfilata ha dato il meglio di sé e – senza compromettere il suo wild-fashion-side – è riuscito ad addolcire la collezione, che è davvero ampia, completa, incredibilmente ricca di dettagli da scoprire uno ad uno. Molto Moda, Molto Bella.

MAISON MARTIN MARGIELA


Probabilmente il nuovo management non fatto in tempo ad assorbire i codici di lettura della moda di Margiela. L’immagine – straordinaria – dello stilista “invisibile”, che ha già lasciato il brand diverso tempo fa nelle mani del suo team, era rimasta quasi intatta in questi ultimi anni. Oggi come oggi resta poco di quel mondo, ma neppure c’è stata una rielaborazione radicale ma con una direzione dai contorni decisi; forse perché è la prima. Vedremo più avanti.

ADV CERRUTI 1881 1988

Anche questa settimana, “Get Back” fa un salto indietro nel tempo e guarda al passato remoto e alla moda di quell’epoca. Il paletot dalle spalle ampie e “cascanti”, i pantaloni multipinces, il gilet con lo scollo rotondo: una moda oggi più che mai attuale, se pensiamo a certi cappotti di Berluti dello scorso inverno e allo shape dello stesso Cerruti 1881 presentato nel 2013 da Aldo Maria Camillo. La foto è di Paolo Roversi. Lui è Ruper Everett, allora all’apice della sua carriera dopo il film “La scelta” del 1984 di Marek Kanievska.

This week the “Get Back” take a jump back in time again, and looks at the fashion of a remote past. The coat with wide and “loose” shoulders, the multitucked trousers, the waistcoat with round neck: a fashion so up-to-date today than ever, if we think about certain Berluti coats of  last winter and the shapes of Cerruti 1881 itself, designed in 2013 by Aldo Maria Camillo. Picture by Paolo Roversi. He is Rupert Everett, then at the peak of his career thanks to the movie “Another Country” directed by Marek Kanievska in 1984.