caruso

SCHEMA LIBERO SCUOLA NOVECENTO

In the 70s it was a typical style of the student movements, in the 90s it was a trend and today it’s in fashion again: knitwear used as a jacket or (more fashionable) as a coat. But it has to be thick, heavy, bulky; it doesn’t have to be cashmere necessarily, there are other extraordinary wools. If you like it and if you are sporty and a bit nostalgic, try the cardigans with jacquard motifs, fastened with a zip or – better – with a belt made of the same fabric; the classic leather buttons are ok too. If you are more fashion-oriented, opt for the long cardigan-coats suggested by many designers. Finally, if you are hesitant, well, I suggest you to have at least a turtle neck or a sweater made of  these amazing weaves that seem to be made with the crochet hook.

SCHEMA LIBERO LA GIACCA NORFOLK

The Norfolk jacket. Contemporary menswear often brings back to fashion an archetype of the past. This doesn’t mean that we can’t find anything new in shops neither that today’s clothes are imitations (this is a totally different matter). What designers – since ever – have done is to draw inspiration from a certain era, keeping its charm untouched, but updating the reference model according to the new rules of menswear, starting from fabric and colours. In this week’s picture we can see a Norfolk jacket, a kind of blazer that was very popular in the upper bourgeoisie in the last 20 years of the 19th century. It was worn especially for hunting, with the knee-length knickerbockers and riding boots. Let’s see how to wear the Norfolk jacket’s reinterpretation: not an accurate quote, but with a bit of dandyism. The actor Basil Rathbone as Sherlock Holmes in a movie of the 40s.

MILANO MODA UOMO SPRING/SUMMER 2015 GIORNO 2

BOTTEGA VENETA


Sobrietà totale. Il mix perfetto tra una sensualità sottile e uno sport/chic di estremo lusso disegnato da Tomas Maier convince e strappa l’applauso.

ICEBERG


Modestia a parte…avevo visto giusto: Federico Curradi é veramente bravo: Iceberg ha riconquistato una collocazione ben precisa nel panorama del menswear. La sfilata é “gentile” e maschile, raffinata e coerente. Bravo.

GUGLIELMO CAPONE


Dal mood avvolgente presentato a gennaio, a tutt’altro spirito; più fresco e agile. Alta qualità nella mischia di certi tessuti: il soprabito è in lino e chiffon.

BOGLIOLI


Sobriamente modaiola: la collezione centra lo stile e il gusto di un uomo contemporaneo che, al classico, chiede una marcia in più.

SALVATORE FERRAGAMO


Massimiliano Giornetti per Ferragamo: dietro-front. Ritorna con i piedi per terra e – dopo aver testato il suo talento con una sfilata che esplorava il mondo dello sport (gennaio 2014) – fa un passo indietro, e disegna una collezione più consona all’heritage del brand.

MARNI


Geometrica, lineare, astratta. I disegni a blocchi e strisce di colore a contrasto, si ripetono in tutta la collezione, dall’abbigliamento agli accessori: bellissimi gli zaini.

SERGIO ROSSI

Optical Retró e Sneaker Cult.

CALVIN KLEIN

Bellissimo casting e collezione piacevole e portabile, soprattutto i giubbotti in pelle trapuntata con il cappuccio foderato in tessuto colorato. Molto sensuale.

TOD’S

Andrea Incontri firma ufficialmente il primo Total Look di Tod’s. Una lunga storia di accessori che – oggi – si completa con l’abbigliamento. La collezione é persuasiva, accattivante: uno chic molto maschile.

BALLY

Pablo Coppola, già a capo della direzione creativa degli accessori uomo del brand svizzero, prima ancora responsabile accessori per Tom Ford, debutta come creative director di Bally con una bella collezione di Total Look.

JIL SANDER

Strategicamente concepita come una collezione “di passaggio”, ruota intorno al trend imperativo di questa edizione della MFW: sport/classic/fashion.

PRADA

Sperimentazione ed evoluzione del formale secondo Miuccia Prada. Alla base di tutto, semplicità e concretezza, che puntano al ripescaggio della memoria storica della tradizione del guardaroba maschile. Come? Per esempio esasperando le caratteristiche chiave dell’abito (le cuciture vistosamente impunturate a contrasto) e mettendo in risalto la “banale” bellezza di un pullover beige con il pantalone blu notte.

MONCLER GAMME BLEU

Un altro eccellente lavoro di Thom Browne. Se lo styling vi pare eccessivo, cercate di immaginare i capi uno ad uno, “smembrati” dalla presentazione multi strato. Bellissima.

ANTONIO MARRAS

Il formale incontra il calcio, una collezione dedicata a Gigi Riva. Un melange tra sport e sartorialità, arricchito da stampe, tessuti lucenti,colori accesi e da bellissimi accessori.

DAKS

Geometrie in tutte le forme, stampate, in trama e a rilievo. Le vestibilità si asciugano quasi come una seconda pelle.

CARUSO

Caruso presenta “Supernatural Man”, la collezione SS 2015 ideata dal lifestyler Sergio Colantuoni. Questi abiti saranno disponibili soltanto nei flagship del Brand, e si distingueranno grazie ad una speciale etichetta: “CARUSOperCARUSO”. L’intento (riuscito in pieno), è quello di esprimere  la quintessenza dell’impegno profuso nella loro realizzazione: tutta la sapienza sartoriale di Caruso in un abito.

SANTONI

Stringate di pelle bicolore intrecciata emergono in una collezione dove i classici modelli sono rivisti in lavorazioni e dettagli imprevisti come suole alte e pelli traforate.

FOCUS ON…3 SHADES OF ELEGANCE

      

Il menswear formale viene spesso ingiustamente associato ai soliti colori classici e a poche, rigide, fantasie. Nella medietà comune, non si scappa dall’abbinamento abito antracite/camicia bianca/cravatta microfantasia, nemmeno nella bella stagione. In realtà bastano pochi accorgimenti per svecchiare il solito trinomio giacca-camicia-cravatta; in queste foto, vedete tre proposte rigorosamente Made in Italy. Uno dei colori della p/e 2014 é il bordeaux, ricorrente nella maggior parte delle collezioni soprattutto nella versione del completo dal taglio classico. Quello di Zegna e’ in un morbidissimo mix lana e seta, da indossare con camicia in cotone a microdisegni geometrici e cravatta di seta jacquard, per un effetto optical molto discreto. Caruso – più allineato agli standard tradizionali – presenta un abito, un tre pezzi blu notte con una leggera gessatura, ma abbinato a una camicia azzurro cielo con impunture, e  una cravatta in seta a piccoli cerchi; i bottoni chiari del panciotto e il tessuto utilizzato, che ricrea un effetto simile al denim, danno un’aria più fresca e contemporanea al look. Più la stagione e’ calda più si cerca la leggerezza, anche nel colore: una soluzione è quella dell’abito doppiopetto – ma in lino e dunque più arioso – di Lardini, presentata con una camicia dal colletto molto piccolo e una cravatta in tinta, entrambe in maglia di seta.

Foto di Decabibò

Styling e testo di Angelica Pianarosa

Ha collaborato Giovanni de Ruvo

Nelle foto, da sinistra, i look di: Ermenegildo Zegna, Lardini, Caruso

 

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MILANO MODA UOMO FALL/WINTER 2014-2015 GIORNO 2

BOTTEGA VENETA

Collezione di ispirazione nettamente sportiva eppure super-sofisticata. C’è da giurare che uno dei principali  “must have” di stagione saranno i giubbotti cortissimi che si avvitano sopra la cintura grazie ad un alto e stretto bordo in maglia di lana a coste. Bella anche maglieria e cappotti verde militare.

 

ICEBERG

Urbana, “Agile”, Pratica e Fashion. Nuova vita per Iceberg: inversione di tendenza, dal colore delle ultime edizioni al New Black.

 

GUGLIELMO CAPONE

Un grande ritorno: Capone is back! Che dire? Che mi comprerei praticamente tutto. Lascio che siano le mie foto a parlare. Una bellissima sfilata, davvero Splendida.

 

SALVATORE FERRAGAMO

Magia del colore che si fonde con le tinte base classiche, marrone, ottanio, blu, petrolio. Avvolgente e calda. In sintesi una collezione Fashion/Metropolitana molto bella.

 

CALVIN KLEIN

Il “ragazzo” di Zucchelli é cresciuto. Una bella collezione che si rivolge a giovani uomini moderni e chic. Il brand interrompe – per sempre o no, questo lo vedremo – un passato prossimo fatto di colore e neoprene, e passa più saggiamente ad uno stile elegante e soprattutto a forme molto morbide, in modo particolare nei pantaloni.

 

BALLY

Il brand svizzero ribadisce il posizionamento nell’area moda maschile del lusso. Lusso con la maiuscola, anche nella confezione dei capispalla e della maglieria. Rispetto all’ultima collezione, l’A/I 2014 affranca  in grande stile un concetto di total look in piena sintonia con la pelletteria – calzature e borse – che è il DNA originale di Bally.

 

SANTONI

Una collezione che nelle zone più Fashion trae ispirazione dagli anni ’70. Lusso Impeccabile e Aristocratico.

 

MISSONI

Hippy. Missoni guarda al mondo giovanile del periodo ’60/’70, e costruisce una collezione che non si basa solo sulla maglieria: anche giubbotti e abiti in stoffa. I colori delle lavorazioni jacquard sono più soft.

 

CARUSO

“Nell’era del “dubbio” l’intuizione è più forte della “regola”. Sergio Colantuoni sottolinea l’importanza di sentirsi al centro di se stessi. La sua collezione per Caruso trasmette – infatti – un gusto romantico e intimistico. Meravigliosa davvero.

 

BOGLIOLI

Anni Sessanta in tessuti e forme. Trench foderati e abiti tre pezzi. Colori autunnali ed estetica made in Milano. (testo di Luca Roscini)

 

JIMMY CHOO

L’elite British si da al rock’n’roll anni Settanta passando per l’estetica dandy: slipper lavorate, animalier, argentate. Stelle decorano le suole che per la sera diventano d’oro. (testo di Luca Roscini)

 

PRADA

Una straordinaria collezione, difficile da raccontare in sintesi e soprattutto senza averla vista dal vivo. L’intuizione rimanda ad un certo stile – collocabile nell’immediato dopoguerra – quando gli uomini erano tutti “eleganti”, anche se l’Italia era in ginocchio e i mezzi  scarsi. Cosa voglio dire con questo? Certo non che i vestiti hanno un’aria “povera”, anzi: quel che suggerisco é un’emozione legata ad un uomo capace di essere raffinato grazie ad un abbinamento “sbagliato” e a un modo casuale di “mettere” gli accessori. Casuale ma ricco di esperienza e di innato buon gusto.

 

MONCLER GAMME BLEU

Thom Browne e la sua moda per Moncler: un esercizio di Styling unico. Bisognerebbe immaginare un fashion shooting di Mondino per “The Face”. Ciò premesso, é superfluo aggiungere che per comprendere la collezione – e il suo valore commerciale oltre a quello stilistico – é indispensabile “de-stratificarla” e vedere singolarmente ciascun capo.

 

PIQUADRO

Si chiama Opera la collezione pratica e colorata disegnata da Giancarlo Petriglia per Piquadro. Borse piccole e grandi trasformabili. (testo di Carlo Ortenzi)