bottega veneta

L COME LEATHER

SITO ALE NOVEMBREScatto di Federico Miletto per The Men Issue, Styling di Giovanni de Ruvo.

Abiti Bottega Veneta

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A sin., street style dalla New York Fashion Week; a ds. Gucci f/w 2017

L’alfabeto della moda oggi chiama in causa la lettera L: Leather, in italiano Pelle.

Chi di noi non ha, o non ha mai avuto, un capo in pelle nel proprio armadio?

Negli anni 50 simbolo di ribellione giovanile e della cultura Rock’n’Roll, basti pensare a John Travolta in “Grease”, o a Marlon Brando ne “Il Selvaggio”, o a Steve McQueen ne “La Grande Fuga”: tutti personaggi amanti di uno stile deciso diventato iconico, che ha portato la giacca in pelle ad essere, oggi, un capo irrinunciabile ed evergreen.

In tutti questi casi si tratta di giubbotti in pelle corti, come l’intramontabile A-2 dei piloti della U.S.A.F., o lo Schott Perfecto, che ha segnato radicalmente lo stile biker; dei grandi classici, da vero duro.

Tutto cambia, però, se la giacca si allunga, quasi a diventare un moderno mantello: una scelta forse più coraggiosa; un capo più coprente, si, ma che allo stesso tempo ti punta quasi un occhio di bue addosso, diventato un must have nel panorama musicale Dark, New Wave e nella moda Gotica.

Quindi si passa dalla ribellione degli anni 50, attraverso la ricchezza policroma dei 60, con le frange di Jimi Hendrix, fino alla semplificazione sintetica del cappotto lungo in pelle, che ritroviamo come divisa d’elezione in gruppi come i Velvet Underground e nei Joy Division. Divisa adottata anche nel cinema per identificare dei veri e propri dark man, come Brandon Lee ne “Il Corvo” e Keanu Reeves in “Matrix”.

Nella moda, in tutte le loro varianti, sono da sempre presenti, basti pensare a Vivienne Westwood con il Punk style, e ancora a Yves Saint Laurent, che ebbe per primo l’idea di creare un intera collezione in pelle, seguito poi da Dior, Versace e Gucci.

Proprio dalla f/w attuale di Gucci vi proponiamo una rivisitazione in chiave romantica (e no gender) del cappotto in pelle; nello scatto a fianco invece abbiamo un esempio più “realistico” di styling catturato  durante una fashion week a New York. Nello scatto realizzato per The Men Issue da Federico Miletto, mostriamo come il cappotto in pelle possa accompagnare un look da sera, con tanto di papillon in velluto e camicia in lurex (total f/w 17/18 Bottega Veneta). Giovanni de Ruvo

 
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IO DONNA SCHEMA LIBERO LAVORI IN CORSO

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Work in progress. -Style is also interpretation, expression of identity and personality. And fashion is desire of new, of “not seen yet”, maybe funny. A kind of game that, if played with intelligence, makes the daily routine of getting dressed more enjoyable-. Words by Giorgio Re, expert in history of fashion and writer of the column “Ieri & Oggi” (Yesterday & Today), very appreciated appointment on Style Magazine, that talks to those interested in this subject. But not only. Some suggestions are useful for everyone. Among the macro-trends there’s a hidden trend, not so showy. The author is Tomas Maier, that celebrates the 50 years of Bottega Veneta and 15 years as its creative director with this collection. The s/s 2017 explores the 30s and the 40s, concentrating on the worksuits used in those years. And he matches them with clothes printed with geometrical patterns with optical or camouflage effect. The wide volumes don’t leave doubts: this is a style for few.

VITAMIN TOUCHES

BOTTEGA

Borsa, Bottega Veneta f/w 2016/17

Sfruttando una tendenza che vede sempre più compenetrarsi elementi di natura opposta – sport/lusso, femminile/maschile, leggero/pesante, e così via- Tomas Maier propone una fall/winter fatta per lo più di abiti neri o grigio scuro, punteggiata da elementi in colori vitaminici, tipicamente estivi. Come la tote bag in pelle arancione, caratterizzata dal classico intreccio. A cura di Angelica Pianarosa, Foto Michele Gastl.

Taking advantage of a … Continua a leggere →

HIKING FASHION

BOTTEGA

Hiking Boots, Bottega Veneta s/s 2016

La collezione estiva disegnata da Tomas Maier per Bottega Veneta si rivolge ad un uomo che “aspiri ad un ritiro spirituale nella natura”. I capi e gli accessori hanno un’aria vissuta e da vivere, particolare caro al designer, e ben si adattano al tema, dai parka, ai pantaloni con elastico al fondo, acquisendo anche dettagli spiccatamente tecnici, come nel caso degli scarponcini da trekking. Per un outdoor raffinato. A cura di Angelica Pianarosa, Foto Michele Gastl.

“Taking a spiritual rest in nature,”

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IO DONNA SCHEMA LIBERO VINTAGE GENERATION

cohenVintage Generation. Some people call it “Vintage Generation”, others brush off the most fashionable style at the moment defining it “gender”, ignoring the meaning of this word. In the second case, this is a label given with negative meaning: ignorance produces confusion. For the may issue of Style Magazine we met and photographed Thomas Cohen, “songwriter, dandy, bohemian from London”; a rising talent that look like he’s just left a cover of a Bowie’s or Jagger’s disc. But let’s talk about this trend that, instead of emphasizing muscles and wide shoulders, focus the feminine side of men (in both men and women, hetero or homosexual, coexist a feminine and a masculine parts). Michele (Gucci), Maier (Bottega Veneta), Venturini Fendi and Prada (Miuccia has been a forerunner), has created collections inspired by the 70s, bringing back to fashion a combinable/decomposable styling. A mosaic that reminds us the most refined looks of the stars of the day. Avoiding denim. Thomas Cohen, in a picture by Simon for Style Magazine Italia, wears Bottega Veneta.