Il no socks glam ha preso saldamente piede… nel senso letterale del termine. Sarebbe ipocrita negare che alcuni uomini non troppo in là con l’età, di gradevole aspetto, icone attuali del fascino virile, con la loro discreta dose di charme, in determinate circostanze ed occasioni, sfigurano mostrando la caviglia nuda che raccorda l’abito scuro, di buon taglio – se non lo smoking vero e proprio – e la calzatura stringata, in nappa lucida o in vernice dalla forma in genere affusolata. La moda non è statica, né le sue regole sono sempiterne, scolpite nella pietra come i dieci comandamenti sulle Tavole della Legge. Farebbe però comodo un “codice di comportamento” al quale attenersi. In primo luogo evitiamo l’effetto Carnevale: abito formale e scarpe stringate senza calzini possono funzionare solo se l’abito è scuro, nero o blu notte, o viceversa bianco ma rigorosamente one tone, e le calzature unicamente nere. E un minimo di “standing”- in pratica, un bell’aspetto – è auspicabile come conditio sine qua non, senza necessariamente essere il sosia o il fratello gemello segreto di Justin Timberlake. Infine, come già accennato, è fondamentale la circostanza, che non può certo essere la quotidianità di una giornata di lavoro. Vedere in metropolitana un impiegato con un pantalone beige in sé più che adeguato, le scarpe stringate color cuoio, anch’esse ineccepibili e ben abbinate al pantalone, ma portate con i fantasmini che spuntano indomiti può davvero far pensare alle peggiori cose e indurre a riflessioni estremamente cupe sui destini dell’umanità. Ciò detto, esiste il libero arbitrio che include anche l’utilizzo o meno dei calzini. Ognuno lo applichi come meglio crede. Giorgio Re
No socks no style? The no socks glam … Continua a leggere →