IO DONNA SCHEMA LIBERO NERD R-EVOLUTION

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Nerd R-Evolution. If we Google “Nerd”: “A young man, who is insignificant and not attractive, that repairs his lacking attractiveness with an obsessive passion and a great tendency for new technologies”. There are several theories about the etymology of the word “nerd”: we only know that it was coined in the UK around the 50s. It was used at first with derogatory meaning. But during the decades, being a nerd has become a style. It initially was that style for brains, a bit losers, that became cool thanks to Mark Zuckerberg and Steve Jobs. Now, the nerd look has evolved: from the minimal T-shirt, jeans and sneakers of the past, today the nerd is also a businessman dressed with formal tailored classic.

PEACE & WALK

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Sneakers, Paul Smith, s/s 2017.

Felicità e positività sono le sensazioni che trasmette la collezione p/e di Paul Smith, che, a detta del Sir stesso, si ispira alle notti passate alla fine degli anni 60 in Wardour Street a Londra, tra il The Flamingo Club e il Whiskey a Go Go. “Un periodo interessante, c’era parecchia espressione personale in giro”, commenta il designer. Una serie di capi e accessori contemporanei e semplici nel taglio, ravvivati da dettagli arcobaleno, simboli positivi, stampe e ricami. Così la semplice sneaker bassa in pelle diventa un inno alla pace e alla spensieratezza. A cura di Angelica Pianarosa, Foto Michele Gastl. 

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STYLE MAGAZINE JUNE 2017 – COVER

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IO DONNA SCHEMA LIBERO LAVORI IN CORSO

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Work in progress. -Style is also interpretation, expression of identity and personality. And fashion is desire of new, of “not seen yet”, maybe funny. A kind of game that, if played with intelligence, makes the daily routine of getting dressed more enjoyable-. Words by Giorgio Re, expert in history of fashion and writer of the column “Ieri & Oggi” (Yesterday & Today), very appreciated appointment on Style Magazine, that talks to those interested in this subject. But not only. Some suggestions are useful for everyone. Among the macro-trends there’s a hidden trend, not so showy. The author is Tomas Maier, that celebrates the 50 years of Bottega Veneta and 15 years as its creative director with this collection. The s/s 2017 explores the 30s and the 40s, concentrating on the worksuits used in those years. And he matches them with clothes printed with geometrical patterns with optical or camouflage effect. The wide volumes don’t leave doubts: this is a style for few.

KOONESS.COM PRESENTA: MATERICITA’ E STRATIFICAZIONE – LA RICERCA ARTISTICA DI DOMENICO D’OORA

Domenico D'Oora - No title - Articulated double painting

La ricerca artistica di Domenico D’Oora (Londra, 1953) è caratterizzata dall’uso del colore e dei materiali in chiave percettiva e s’incentra sulla presenza fisica dell’opera e sull’uso del colore come predominante di ricerca. La superficie – luogo della pittura – da semplice spazio bidimensionale acquista una propria tridimensionalità.

La sua pittura è fatta di monocromi e contraddistinta da un impasto corposo e materico e successive velature che, sovrapposte contribuiscono a dare plasticità volumetrica alla bidimensionalità della superficie pittorica stessa. Matericità e stratificazione sono due concetti molto importanti per l’artista, che ne indaga le possibilità non soltanto sul fronte dell’opera, ma anche nel bordo della stessa, perseguendo un lavoro di ricerca su materiali e corporeità dell’opera, realizzata con particolari angolature che ne caratterizzano l’intelaiatura. La superficie e il volume del telaio non sono considerati mero supporto, bensì un punto cardine del lavoro pittorico sin dai primissimi lavori, condotti su tavole, lastre e sfere di acciaio inox abbinati.

A partire dagli anni 2000 seguono superfici monocrome realizzate tramite il sovrapporsi di numerose velature e delineate ai margini laterali da linee verticali come a definirne lo spazio e con telai svasati a 45°, soluzione che vede la tela dipinta avvolgere l’angolo stesso del telaio producendo un effetto di pittura/scultura monolitica di forte presenza, tesa ad essere aggettante rispetto alla parete su cui è collocato il manufatto stesso.

Il telaio ligneo da supporto diviene struttura, esposto vigorosamente “nudo” in contrapposizione all’etereità della superficie pittorica della fronte del quadro. Negli anni recenti il supporto assume un carattere esclusivo definito da stratificazioni di cromie e materiali differenti, al Mdf sono giustapposti plexiglass trasparente e materie plastiche colorate, che danno luogo ad un effetto di accumulo, in cui è possibile leggere l’identità di ciascun materiale relazionato con cadenza ritmica al precedente/seguente, quasi volesse produrre un effetto sonoro nello spazio. Le diverse scansioni materiche dell’”oggetto”-supporto sono in diretta relazione con le modulazioni lineari della superficie del dipinto dove invece il colore, come oggettivandosi, diviene materia, creando così un insieme dialettico, un corpo dell’opera di grande coerenza e suggestione. Vi contribuisce altresì il tronco di piramide rovesciata generato dal supporto ligneo che si conclude sul fronte con un impasto pittorico deciso e potente che sembra galleggiare nello spazio per la sua leggerezza visiva nonostante sia saldamente ancorato alla stratificazione materica sottostante.

Il 25 maggio la Theca Gallery a Milano propone la personale Domenico D’Oora Dipinti Dimensioni con una selezione di opere su tavole multistrato in MDF + inserti in PVC e HPL sagomate. I lavori di Domenico D’Oora sono disponibili in vendita online su Kooness.com al seguente link: https://goo.gl/ozrP8v

 

MATERIALITY AND STRATIFICATION – THE ARTISTIC RESEARCH OF DOMENICO D’OORA. The artistic research of Domenico D’Oora (London, b. 1953) … Continua a leggere →