COSMIC BOY

PETER-MAX

Shorts e felpa, Wrangler by Peter Max, s/s 2018.

L’artista della Summer of Love, colui che contribuì a rendere mitico e rivoluzionario quell’evento del 1967 definendone i canoni estetici. Si parla di Peter Max, maestro dell’arte psichedelica, che ancora una volta firma una collezione con lo storico brand Wrangler: jeans, short, camicie e giacche western, felpe e T-shirt, realizzati con la tecnica del denim mixing e arricchiti da grafiche cosmiche; grafiche che sono il suo segno distintivo, risultato di una passione che lo spinse fin da bambino a studiare astronomia parallelamente all’arte, e che si stagliano sfacciatamente su sfondi a colori vivaci. Un messaggio positivo e gioioso, perché, come disse Don McNeil (Village Voice, 31 agosto 1967), “Sebbene la sua maestria rifletta la zeitgeist del nostro tempo, ancor più importante è notare come ci dia una visione di come il futuro possa essere luminoso”. A cura di Angelica Pianarosa, Foto Michele Gastl. 

The artist of the Summer of Love, … Continua a leggere →

STYLE FASHION ISSUE #1/2018 – COVERS

rojaarcangeli

STYLE MAGAZINE 2009

A shooting inspired by Ben Barnes in Dorian Gray (out that year): white complexion, perfect features, dandy attitude. Ph. Alistair Taylor-Young, Styling Luca Roscini.

0245_001

IO DONNA SCHEMA LIBERO – IL CAVALIERE ECLETTICO

10-MODA-R-schema-libero_Storia6new_1

The eclectic knight. “A Fornasetti item has the power of changing the vibration of any place. A room can be very beautiful, but also rooted in real life. Place a Fornasetti in there and the room acquires a completely different aspect”. This is how, in 2005, Philippe Starck described the dreamlike side of the masterpieces of Piero Fornasetti, (Milan, 1913/1988). His son Barnaba continues the research started by his father and contributes to the success of an artist that revolutionized the interior design concept; a “style changer”, Fornasetti, that “for a long time was ostracized. Far from the strict rules of modernist rationalism, bearer of a narrative and theatrical design that reached the highest peak of modernity, recovering at the same time the classical codes. Piero Fornasetti was put on the borders by a system that didn’t forgive his eclectism”: this is what Silvia Annicchiarico writes in the book Citazioni Pratiche, edited by Electa and curated by Barnaba Fornasetti. If Piero Fornasetti had been a director he would have been Fellini, if he had been a band, the Beatles, and if he had been a modern artist he would have been Damien Hirst. And if he had been a fashion designer?

TIGER BACK


KENZO

Zaino, Kenzo, s/s 2018.

Sono passati decenni da quando un giovane Kenzo Takada vendeva, riscuotendo enorme successo, i suoi abiti fatti a mano nella boutique “Jungle Jap” a Parigi. Di allora è rimasta la capacità del brand, passato sotto la direzione creativa di Carol Lim e Humberto Leon, di mixare le più diverse suggestioni mantenendo una gran coerenza e un indiscutibile appeal modaiolo. Di “Jungle” oggi è rimasta la tigre ruggente, uno dei simboli più riconoscibili della maison, riprodotto in varie fogge su felpe, sneakers e borse. Nel caso dello zaino qui fotografato campeggia, ricamata, su un fondo ipercolorato in canvas a righe. Un mix perfetto di attitudine pop e street. A cura di Angelica Pianarosa, Foto Michele Gastl. 

Decades ago a young Kenzo Takada

… Continua a leggere →