SETTE MAGAZINE EN VOGUE IL TOTAL LOOK GRIFFATO E’ SOLO PER MASCHI STAR

Total look means dressing up from head to toe in just one brand or style. It’s a difficult and dangerous option, it’s best to choose carefully because it’s a damn fine line between  glamour and grotesque. In this specific case we have a total look Versace which is now available in stores: colorful floral patterns on white and the neo-classical greek freet , a common decorative element in greek and roman art which has become the symbol of the maison since the beginning. For this shot the stylist choose golden metal chains and bracialets adding opulence to the picture and that is the point: if it has to be “total” then it better be exasperated to the nth degree with no hesitations. The outfit is not enough though, it’s the typology of men that counts. To wear such an exceptional and “scenographic” look one should be an incarnation of celebrity beauty standards:  outstanding beauty,  height and  body structure, worthy of the name Versace. Perhaps it’s better to opt for a  classic total look, all fashion designers including Versace want the fashion show to represent their own world but looking  through their boutique clothes and accessories it’s definitely possible to find plenty of more traditional choices.

JAGUAR 100 AROUND PROJECT – INTERVIEW TO BILL SHAPIRO FOR MOSCHINO

Immagine anteprima YouTube

Seconda intervista per The Men Issue e per max.gazzetta.it in collaborazione con Jaguar: Bill Shapiro, creative director dietro del menswear Moschino. Siamo partiti dall’Hotel Bulgari dove ho incontrato il fotografo Dennison Bertram per definire gli ultimi dettagli di un fashion shooting. Dopo, attraversando la città siamo arrivati fino alla sede di Moschino, dove abbiamo registrato questa video intervista guardando e commentando con Shapiro la collezione autunno/inverno 2013-2014.


PREVIEW MAX MAGAZINE MARCH ISSUE

STYLE MAGAZINE 2011

The extraordinary remake of the “perfecto”, re-invented in bast fabric by Lanvin. Photo by Andrea Gandini

FASHION WEEK MILANO – LONDRA – PARIGI: LA SELEZIONE INEDITA E ANTI CONVENZIONALE DI FEDERICO POLETTI PER THE MEN ISSUE

Alexander McQueen

 

Il tour de style (e anche un po’ tour de force) della moda procede secondo tappe ben definite: s’inizia da New York, poi Londra per passare a Milano e last but not least Parigi, dove è appena finita ieri la fashion week forse più intensa per numero di sfilate, presentazioni e fiere. Ogni città mostra un DNA stilistico, offrendo indicazioni su come vestiranno le donne per la prossima stagione.

Partendo da Londra, da sempre riconosciuta per una creatività più eccentrica e sperimentale, oggi la moda sembra aver preso una direzione più “commerciale”. Il rischio è percorrere una via di mezzo che potrebbe lasciare molti un po’ indifferenti o almeno perplessi. E’ un dato di fatto: Londra è oggi la capitale, dove molti firma vogliono essere presenti. Tra le griffe italiane Moschino Cheap&Chic ha sfilato con una collezione all’insegna del rosa e del rock’n roll. Abiti ironici, come le pellicce oversize e i maglioni con punto interrogativo, ma soprattutto gli accessori sempre scanzonati che sono in perfetto London Style. Londra ha fatto crescere la propria scuderia di giovani ed è oggi più combattiva che mai. Christopher Kane ha esordito con uno show di 60 look con i temi più differenti, dal camouflage al grafico, passando per il motivo floreale, uno zelo stilistico che segna il suo esordio con il gruppo PPR. Nel perseverare col tema stampe, tratto che caratterizza la scena inglese, il duo Peter Pilotto ha sviluppato motivi caleidoscopici utilizzando tecniche 3D, che rendono abiti e capispalla immediatamente riconoscibili.Sulla strada del “think print”, è da sempre il lavoro di Mary Katranzou, stilista greca con base a Londra, che colpisce sempre per magia e forza espressiva. Famosa per il modo in cui tratta disegni e stampe, per questa stagione la designer si è dedicata ai paesaggi dai toni scuri e con pochi colori. La Katranzou si è ispirata ai lavori fotografici di Edward Steichen e Alfred Stieglitz, sviluppando una poeticaimpressionista in bianco/nero senza trascurare la ricerca disilhouette e volumi inediti. Tra le sorprese della London Fashion Week Tom Ford ha sfilato per la prima volta spiazzando gli astanti con un mix di stili e ispirazioni che hanno lasciato tutti un po’ perplessi (il confine con kitsch è davvero vicino, quasi impalpabile). Una Londra in grande spolvero, ma poco underground, oggi più vicina a Milano di quanto si potesse immaginare un tempo.

Così nel passaggio a Milano – oltre ai numi tutelari che diffondono l’atteso e sacro verbo dello stile, come Prada, Dolce&Gabbana, Gucci e Armani – la parola d’ordine sembra essere stata: spazio ai giovani. Mai come in questa fashion week milanese i nuovi talenti sono stati protagonisti: da SUPER nuova fiera organizzata da Pitti Immagine e Fiera Milano a White con la mostra-omaggio al colore blu di Renato Balestra, fino alle passerelle.  Andrea Incontri ha presentato una collezione che evoca una femminilità delicata e dal sapore retrò: tubini morbidi e mai costrittivi, gonne svasate, pantaloni ampi e abiti lunghi dalla scollatura a V. Fantasie floreali effetto tappezzeria sfoggiano colori polverosi memori di un passato da ricordare. Abiti pensati per una donna passionale e dalla personalità intrigante. Sempre ricercata per il mix di materiali e lavorazioni è stata la collezione di Gabriele Colangelo, che si è ispirato all’artista Laurent Segretier e alle mille possibilità espressive del pixel. Tra i giovani promettenti e al centro dei riflettori milanesi è Fausto Puglisi, che oltre alla propria label, ha debuttato anche a Parigi come direttore creativo di Emanuel Ungaro.  La sua moda gioca sulla contrapposizione di forme e di stilemi noti, una certa ridondanza decorativa sempre riconoscibile. Un mix and match audace: le righe rugby del pull di lana si mixano al panno a stampa tartan arricchito da ricami di pietre, l’abito lungo con profondi spacchi laterali si abbina alla pelliccia e ai leggings stampati. … Continua a leggere →