SCHEMA LIBERO PENSIERO DIVERGENTE

 

Divergent thinking. Wide trousers with turn-up, maybe intentionally turned on a leg for this picture, pullover with a wide oval neckline worn on the bare skin, watch with a round clock face, penny loafers and…white, short socks. The etiquette of menswear has very strict rules, and one of them is about socks: they mustn’t be white nor short. But history of fashion and style icons prove just the opposite. The picture we are talking about is from 1951. More than sixty years have passed by, but this is here, flawless, to show us that the charm of some men and of a certain movie iconography is timeless. Is breaking the rules a luxury allowed only to movie, literature and art stars? Maybe. But the temptation to revalue that casual-chic look, which is so “imperfect” in its elegance, is really strong: try to add some garments, to set the tone of the outfit, and see if it works. Gene Kelly in 1951, picture by Alfred Eisenstaedt.

VIDEO IO DONNA SPECIALE UOMO – BASIC CON CLASSE

PREVIEW IO DONNA SPECIALE UOMO – BASIC CON CLASSE

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SETTE MAGAZINE EN VOGUE IL LABORATORIO DOVE SI SPERIMENTA LO STILE

The style testing lab. … Continua a leggere →

ANTRO – SCULTURE

Caterina Silenzi è un creatore di materia. La materia desiderio dell’artista è la ceramica trattata con la tecnica del raku, una sostanza che diviene lucida, imperfetta ed evidentemente fragile. Al costruito con le mani, si fonde il disperso in natura, o meglio quello che rimane incontrato per caso: compaiono prepotentemente denti, teschi, ossa, piume e radici. Negli ultimi anni quest’artista marchigiana ha raggiunto un raro equilibrio che discosta la sua ricerca da qualsiasi compiacimento e/o frainteso. Silenzi realizza sculture ordinate, precise e crudeli. L’artista compone e assembla secondo logiche morfologiche esistenti, concrete quanto difficilmente visibili. Emergono associazioni e gentili conflitti fra la donna, l’uomo e l’animale. Questa umana zoologia (così equilibrata) sembra sempre essere lancinata da un dolore senza fine, un dolore senza consolazione. Queste dolcissime e misteriose creature appartengono al vissuto dell’artista – bambina alla scoperta del mondo delle forme vitali, o primordiali, che appartengono nascostamente a ciascuno di noi. Sono idoli senza tempo, feticci deformi, spesso disossate verità. La struttura stessa del tempo che si salda con tutte le fratture in bella vista. Opere sacre, umane quanto animali, antro-sculture. Queste silenti metamorfosi dialogano fra loro e con lo stesso osservatore. Si offrono candidamente allo sguardo e interrogano con misurata raffinatezza. Fernendo Nevruz

Anthro-Sculptures. Caterina Silenzi … Continua a leggere →