PREVIEW STYLE MAGAZINE APRIL 2015

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SPORTWEEK 28 MARZO 2015

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SCHEMA LIBERO IN DOPPIOPETTO

In double-breasted. This week’s picture is a frame of the movie I believe in you, set in London during the postwar period. The main character wears with self-confidence the double-breasted jacket, that way of dress of the gangsters typical of the late 40s, that oriented the fashion of great designers such as Armani and Versace. The gangster figure – from Scarface (the original one, directed by Howard Hawks in 1932) to Borsalino, Chinatown and dozens of other popular movies – has a particular appeal that in the collective consciousness refers to a specific style. Today the double-breasted lasts and is the guarantor of an elegant and refined, not necessarily too formal, attire. The lapels are shawl or peak, but narrower than then. To respect the proportions, the shirt has to have a little collar. The same for the tie. A frame from the movie I believe in you, 1952

STYLE FASHION ISSUE #2 – EDITORIALS

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ITALIAN CRAFTMANSHIP

Una fase della produzione delle scarpe Ferragamo
Quanto vale la manualità di un essere umano? Quanto la capacità di un artigiano fa – o non fa – ai fini del costo di un prodotto? Il problema che si apre in questo caso è uno di quelli centrali ai fini etici perché la mano non solo è la base della differenza fra una cosa e un altra, non è solo una delle poche armi rimaste contro la massificazione del gusto. É anche e soprattutto il punto di non ritorno fra un concetto occidentale avanzato di lavoro (fornito di tutele, diritti e giusto guadagno) e il suo parente povero diffuso nei paesi in via di sviluppo. Un prodotto etico è un oggetto che rispetta il costo del lavoro, la proprietà intellettuale, le condizioni umane dei luoghi in cui questo si svolge e tutto quello che ciò significa. E, quindi anche un forte no (forse il più forte) allo sfruttamento minorile e umano che avviene in certi paesi o in alcuni capannoni ben diffusi anche nella penisola. Non è necessariamente un oggetto che costa poco, ma un qualcosa che offre un valore a secondo della spesa che richiede. La capacità artigiana è stata una delle basi del boom del made in Italy. Oggi la ritroviamo intatta in un marchio come Salvatore Ferragamo e nella costruzione della calzatura lavorata a tramezza, un complesso di costruzione della scarpa che consta di 320 fasi distinte e oltre 4 ore di lavorazione manuale. Il fine è la perfetta tenuta della scarpa coniugata con una consistenza ottimale della suola. Un procedimento costoso che ha radici antiche e che può essere scimmiottato dal punto di vista formale ma non sostanziale. Se quindi vogliamo parlare di prodotto etico, dobbiamo accettare anche che lo sia un manufatto costoso ma realizzato in condizioni di libertà democratiche. Un prezzo basso può sembrare democratico e ma spesso è solo il risultato dello sfruttamento di un essere umano costretto a lavorare in un luogo insalubre per una paga di fame. Luisa Ciuni
How much is worth the manual skill … Continua a leggere →