FASHION METISSAGE

uomo3Un look uomo firmato Stella Jean

Nell’ultimo «Milan Fashion Global Summit», gli imprenditori di settore hanno scoperto la moda sostenibile. Possiamo dire, addirittura, che ne hanno decretato la fortuna, che l’hanno fatta diventare un trend. Lo slogan è stato «Mangia come ti vesti». Che significa – in parole povere – vestitevi domandando qualità negli abiti e negli accessori. E pretendete che siano realizzati a basso impatto ambientale. C’è da rallegrarsi o da preoccuparsi? Lo vedremo in seguito se e come il progetto si realizzerà. Cosa non facile. Infatti se la produzione pulita del tessile è un must cui dobbiamo aspirare, lo è altrettanto il miglioramento delle condizioni umane e lavorative degli sconosciuti operatori della moda low cost, male alloggiati, mal pagati ed esposti a sostanze tossiche (e questo solo per farla breve). Ma ciò interessa a pochi. Perché se l’alto artigianato Made in Italy è da sempre un fiore all’occhiello del rapporto qualità/prezzo – dato che giustifica il costo del prodotto con l’ingegno, la bontà della materia prima e l’originalità con cui viene eseguito da persone adeguatamente retribuite – questo non può dirsi della miriade di prodotti che arrivano nei negozi da tutto il mondo. Un progetto interessante di delocalizzazione della produzione volto al miglioramento della qualità della vita degli abitanti del paese, è intanto portato avanti dalla stilista italo-haitiana Stella Jean. Stella ha scelto di realizzare una parte della collezione Primavera/Estate 2015 impiegando tessuti realizzati in Burkina Faso da gruppi di tessitrici locali, organizzati in cooperative e in aziende individuali, coordinati tutti da un hub centrale, gestito dal programma di moda etica «Ethical Fashion Initiative» di ITC, agenzia dell’ONU. Stoffe, colori e lavorazioni sono bio; taglio e gusto fusion o occidentali. Un buon incontro. Luisa Ciuni
In the last «Milan fashion global summit» … Continua a leggere →

MENABÓ PAROLE DI MODA 2013

Black & White in Sixties mood: this is  an iconic reference in menswear. Off white shirt and narrow black tie. Fitted trousers, black loafers. Top Model Alain Gossuin, ph. Luigi Miano for Menabò Parole di Moda.

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SPORTWEEK 11 LUGLIO 2015

Il numero di Sportweek che esce domani in edicola, scrive un pezzo di storia dell’editoria italiana. Una scelta a dir poco rivoluzionaria, se si pensa all’arretratezza del nostro Paese sul tema. Matteo Dore, direttore dell’allegato di Gazzetta dello Sport, commenta così:

“Potrei sbagliarmi, ma non ricordo un bacio gay sulla copertina di nessun magazine italiano, sportivo o altro. Nemmeno Espresso o Panorama.
Lo sport è un mezzo importante e fondamentale per cambiare la sensibilità comune della gente: i giocatori sono sempre role model, qualsiasi loro atteggiamento o dichiarazione ha un peso molto più importante e profondo di altre categorie. E’ per questo che nello sport è importante il buon esempio. La nostra cover può essere storica se aiuterà a cambiare qualcosa: oggi il verò tabu in alcuni sport (non in tutti) non è essere gay, ma avere la libertà di dirlo. Il vero nostro successo sarebbe se domani un calciatore italiano trovasse la forza di dichiarare la sua condizione.
In modo che la prossima volta un bacio sia visto per quello che dovrebbe essere per tutti: normale e bello. “
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PRECIOUS FRAMES

OCCHIALI

Occhiali Dita Eyewear s/s 2015

Lusso: una parola di cui si abusa negli ultimi tempi, tanto da averla quasi privata del suo significato. DITA è un brand di eyewear che fa del lusso vero la sua bandiera, attraverso design ricercato, materiali pregiati e artigianalità. La creazione di una montatura DITA avviene attraverso 320 fasi durante un periodo di più di otto mesi: un processo in delicato equilibrio tra tecniche tradizionali e moderne atte a dare il miglior risultato. Un esempio, la lucidatura delle montature: una lenta smerigliatura realizzata con frammenti di bamboo di diversa forma e dimensione, una finitura di altissima qualitàA cura di Angelica Pianarosa, Foto Michele Gastl.

Luxury is a word so overused in recent years as to have been rendered virtually meaningless. DITA is one eyewear brand that delivers on genuine luxury’s promise of inspired designs, fine materials and craftsmanship and exclusivity. Creating a single DITA frame can take as many as 320 separate productions steps over 8 months: a manufacturing process that delicately balances traditional and modern production techniques to generate the best result. An example, the polishing of the frames: slowly tumbled in bamboo chips of varying shapes and sizes, for a higher quality finish. Edited by Angelica Pianarosa, ph. Michele Gastl.

STYLE MAGAZINE 2013

Danny Arter wearing Saint Laurent Paris by Hedi Slimane. Ph. Letizia Ragno, Styling Alessandro Calascibetta. This is one of the most seen pictures on the official Tumblr page The Men Issue.

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