SFILATE

TENDENZE MFW SECONDO GIORNO

ANDREA INCONTRI

Bellissimi accessori e fitting sensuale.

CARUSO

Giocata sui toni del blu e del bianco, dalle tinte unite al tartan.

DAKS

Molto moderna: i pezzi, se smembrati dallo styling troppo carico, sono interessanti.

PRADA

Colori e geometrie che rimandano all’abbigliamento sportivo.

ROBERTO CAVALLI

Rock. Elettrica. Shining.

SANTONI

Bellissime le sneakers in pelle e suede.

TRUSSARDI

Jersey e tessuti ultraleggeri, moderatamente colorata e molto attuale.

BOTTEGA VENETA

Scioltezza e tessuti sofisticati e leggeri sono il denominatore comune della collezione.

DIRK BIKKEMBERGS

Colori fluo spezzati con tessuti tecno nelle nuances del ghiaccio.

SALVATORE FERRAGAMO

Una vera svolta che guarda ad un pubblico più fashion.

TOD’S

Tinte accese per le calzature, pelli pregiati per le borse.

VIVIENNE WESTWOOD

Romantica, leggera e molto vendibile.

ERMANNO SCERVINO

Il vero punto di forza dello show di Scervino e’ la maglieria in cachemire leggero nei toni pastello.

CALVIN KLEIN COLLECTION

Un capo su tutti sulla passerella di Calvin Klein il bluoson. In denim, in pelle nera o in suede.

MONCLER GAMME BLEU

Uomini di mare. Sovrapposizioni in versione total white o  rosso/blu.

TENDENZE MFW PRIMO GIORNO

CORNELIANI

Tessuti grezzi e abiti doppiopetto, dal grigio chiarissimo fino al bianco.

COSTUME NATIONAL HOMME

Meno dark e rock del solito. Oltre alla pelle, anche tessuti fluidi e cascanti.

DOLCE & GABBANA

Back to roots: con un casting sorprendente.



ERMENEGILDO ZEGNA

Forti richiami agli anni ’60: estremamente raffinata.



MARNI

Stampe grafiche e tridimensionali, Marni si (r)innova

JIL SANDER

Forse è ancora una collezione di “passaggio”: lo stile della precedente direzione creativa è ancora molto presente.

BURBERRY PRORSUM

Aggressiva e modaiola. Contemporanea e futurista.

JOHN VARVATOS

“Sospesa” tra rimandi agli anni ’70 e il presente.

LES HOMMES

Forte, colorata, addolcita da uno styling più attuale.

NEIL BARRETT

Molto giovane e molto portabile.

VERSACE

Pazzescamente Versace. Più di così…

PARIS FASHION WEEK – DAY 4

Lanvin

Sospiro di sollievo: mi ero sbagliato solo in parte nel mio edito “New Large” di qualche tempo fa. Lanvin lo dimostra e scusate se è poco; una parte di collezione è ancora super aderente, mentre il resto mi ha dato ragione. Lanvin  riesce perfino, nei pantaloni larghi in fondo, a non essere l’ ennesima didascalica citazione degli anni ’70: l’ insieme è talmente sofisticato che – i Settanta -non vengono proprio in mente. Una ricerca pazzesca di tessuti e pensiero intelligente nella cura dei dettagli, che non sono buttati dentro “tanto per”. Massima attenzione alle proporzioni. Elegantissima, emozionale, imperfetta: bellissima.

Heikki Salonen

Lo stilista e designer finlandese dopo aver entusiasmato la critica al suo debutto torna a presentare a Parigi una collezione per la prima volta sia maschile che femminile. Linee definite e pulite per un rigore che cerca di rifarsi al movimento anarchico del 18esimo secolo, unendo lane grezze a dettagli in pelle, stampe animalier ed eccentrici broccati.

Paul Smith

Una collezione autunno/inverno che gioca tutta sui contrasti. Stampe eccentriche che ricordano il mare anche durante i freddi periodi invernali, colori fluo accostati a marroni e verdoni, dettagli in vinile su capispalla e accessori.

Acne

Finalmente anche per il brand svedese Acne una forte collezione di rottura. Tutto ruota sulla sovrapposizione di forme e volumi. Sfila un uomo dai colori accesi, molta pelle e grande ritorno delle maglie in angora e mohair. Il chiodo si porta oversize sopra la giacca e le stringate si trasformano in sneakers. Perfetta location, grande sound ed eccellente styling.

 

PARIS FASHION WEEK – DAY 3

Maison Martin Margiela
Per questa edizione la Maison punta molto di più sulla zona “conservativa” della collezione. Più lusso – anche quando si tratta di capi realizzati in plastica – e meno streetwear. Bellissima.

Kenzo
Bisogna immaginare i pezzi scorporati dallo styling: capi spalla da una parte e accessori dall’ altra. Ciascuno di essi ha una sua freschezza ma la tendenza è ancora  incerta. Forse una presentazione avrebbe “raccontato” meglio il prodotto…peró belle location e regia.

Dior Homme
Dior ha concentrato l’ impegno creativo su idee molto precise, con qualche ripetizione francamente evitabile, puntando molto sull’ outdoor. Giubbotti corti oppure paletot extra long , apribili lungo tutta la schiena grazie alla cerniera lampo. Molto verde e altrettanto ottanio, interrotti da alcune uscite totalmente white o da stampe gabbiano (ma sempre ottanio/bianche).

Hermés
C’è sempre qualcosa di imperfetto,  nelle sfilate uomo di Hermes, che le rende assolutamente affascinanti. Rappresenta in pieno quel certo gusto, inequivocabilmente francese, che hanno solo i parigini. Questa collezione, é più clean e impeccabile del solito.

MOSCHINO’S STORYBOARD SHOW

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