FASHION #NEW EMOTION
La moda davanti ai cambiamenti tecnologici, cosa fare, come fare. Con questa metafora si può iniziare per introdurre il tema approfondito al Client Center dell’IBM ieri alla presenza di Emanuela Testori, direttore di Amica, Alessandro Calascibetta, direttore di Style Magazine e blogger, di Michele Ciavarella, penna critica della moda per RCS, di Armando Branchini, vicepresidente della Fondazione Alta Gamma, e di alcuni rappresentanti del commercio e dell’ industria del fashion chiamati anche attivamente a dibattere sui cambiamenti, coordinati da Calascibetta. Un momento di approfondimento promosso dal gigante dell’ informatica e dalla rivista Amica.
Vari interlocutori della IBM hanno spiegato in dettaglio le novità del settore che la digitalizzazione ha cambiato fin dalle fondamenta. In un futuro piuttosto vicino, il consumatore, grazie ad una più stretta connessione fra cellulare e computer, godrà di un servizio personalizzato, ritagliato su misura ed elaborato da precisi algoritmi che studieranno moment by moment i suoi desideri. Come? Grazie a un monitoraggio dati sistematico delle sue incursioni sul web alla ricerca di varie merceologie.
E, se gli esempi degli analisti potevano sembrare ingenui a chi si nutre di pane e moda (la signora seguita nei gusti dai brand attraverso un’app che arriva ai commessi del suo negozio di riferimento, ad esempio), non c’è dubbio che il futuro sia adesso e che per il retailer già rivoluzionato dalle vendite on line si stiano profilando nuovi e più profondi cambiamenti.
Sul nuovo shopping si sono espressi Umberto Angeloni, Ad di Caruso, Giuseppe Tamola di Zalando, Pietro Mascio di Yoox, Salvatore Ippolito di Twitter, Cristiano Sturniolo di Liu-Jo e Mario Dall’Oglio, presidente della Camera dei buyer della Moda. Ognuno con posizioni diverse rispetto all’e-commerce ma tutti concordi sulla necessità di lavorare sul futuro.
Gli analisti IBM hanno anche lavorato per delineare che tipo di consumatore emerga da determinate parole chiave intercettate sui social network durante le sfilate di Milano e Londra, e sottolineato come sia crescente anche l’interesse per una moda etica ed ecosostenibile.
Tutti, quindi, con app alla mano per intercettare gusti, tendenze e capacità di spendita. Con molte piu certezze che in passato. Forse. Luisa Ciuni
Fashion facing technological changes, what to do, how to do. We can start with this metaphor to introduce the topic discussed yesterday at the Client Center of IBM with Emanuela Testori, editor-in-chief of Amica, Alessandro Calascibetta, editor-in-chief of Style Magazine and blogger, Michele Ciavarella, eminent fashion writer for RCS, Armando Branchini, vice president of the Alta Gamma Foundation, and other exponents of fashion business called to argue actively about those changes, coordinated by Calascibetta. A situation of in-depht analysis promoted by the giant of information technology and Amica magazine. Many speakers of IBM has explained in the details the innovations of the field that the computerization has changed from the foundations. In a near future, the customer, thanks to a closer connection between mobile phone and pc, will benefit of a personalized service, custom-made and developed by precise algorithms that will study moment by moment his wishes. How? Thanks to a systematic monitoring of his online raids searching for various product sectors. And, if the examples of the analysts could be considered candid for fashion people, there’s no doubt that the future is now and for the retailer, already revolutioned by online shopping, there are new and profound changes to come. About new shopping there have been speeches by Umberto Angeloni, CEO of Caruso, Giuseppe Tamola of Zalando, Pietro Mascio of Yoox, Salvatore Ippolito of Twitter, Cristiano Sturniolo of Liu-Jo and Mario Dall’Oglio, president of the Chamber of Fashion Buyers. Each one with different opinions but everybody agreeing about the necessity of working for the future. The IBM analysts have also worked to define what kind of consumer emerges from some keywords bugged on social networks during Milan and London fashion weeks, and highlighted the growth of interest for ethical and ecofriendly fashion. So, everybody with app ready to intercept tastes, trends and spending power. With much more certainties than in the past. Maybe. Luisa Ciuni