STYLE FASHION ISSUE FEAT. VINICIO MARCHIONI
When art meets fashion: here fiction replaces reality in the illustrations by Andrea Tarella; a man in a Gucci suit visits an imaginary art gallery. Ph. Luigi Miano, Styling Alessandro Calascibetta.
Scatto di Federico Miletto per The Men Issue, Styling di Giovanni de Ruvo.
Abiti Bottega Veneta
A sin., street style dalla New York Fashion Week; a ds. Gucci f/w 2017
L’alfabeto della moda oggi chiama in causa la lettera L: Leather, in italiano Pelle.
Chi di noi non ha, o non ha mai avuto, un capo in pelle nel proprio armadio?
Negli anni 50 simbolo di ribellione giovanile e della cultura Rock’n’Roll, basti pensare a John Travolta in “Grease”, o a Marlon Brando ne “Il Selvaggio”, o a Steve McQueen ne “La Grande Fuga”: tutti personaggi amanti di uno stile deciso diventato iconico, che ha portato la giacca in pelle ad essere, oggi, un capo irrinunciabile ed evergreen.
In tutti questi casi si tratta di giubbotti in pelle corti, come l’intramontabile A-2 dei piloti della U.S.A.F., o lo Schott Perfecto, che ha segnato radicalmente lo stile biker; dei grandi classici, da vero duro.
Tutto cambia, però, se la giacca si allunga, quasi a diventare un moderno mantello: una scelta forse più coraggiosa; un capo più coprente, si, ma che allo stesso tempo ti punta quasi un occhio di bue addosso, diventato un must have nel panorama musicale Dark, New Wave e nella moda Gotica.
Quindi si passa dalla ribellione degli anni 50, attraverso la ricchezza policroma dei 60, con le frange di Jimi Hendrix, fino alla semplificazione sintetica del cappotto lungo in pelle, che ritroviamo come divisa d’elezione in gruppi come i Velvet Underground e nei Joy Division. Divisa adottata anche nel cinema per identificare dei veri e propri dark man, come Brandon Lee ne “Il Corvo” e Keanu Reeves in “Matrix”.
Nella moda, in tutte le loro varianti, sono da sempre presenti, basti pensare a Vivienne Westwood con il Punk style, e ancora a Yves Saint Laurent, che ebbe per primo l’idea di creare un intera collezione in pelle, seguito poi da Dior, Versace e Gucci.
Proprio dalla f/w attuale di Gucci vi proponiamo una rivisitazione in chiave romantica (e no gender) del cappotto in pelle; nello scatto a fianco invece abbiamo un esempio più “realistico” di styling catturato durante una fashion week a New York. Nello scatto realizzato per The Men Issue da Federico Miletto, mostriamo come il cappotto in pelle possa accompagnare un look da sera, con tanto di papillon in velluto e camicia in lurex (total f/w 17/18 Bottega Veneta). Giovanni de Ruvo
Today we pick the letter L … Continua a leggere →
Upside Down. I fell in love with the artworks of Andrea Collesano 7 years ago: they were exhibited in the Art Gallery of Barbara Paci in Pietrasanta. It was love at first sight because when I was a child I was obsessed by whales and sea bottoms; i used to draw many, many of them… however, I wouldn’t be able to become an Artist! Collesano, instead, is an Artist. He’s still very young, he lives and works in Forte dei Marmi in a house-laboratory with a very wild garden. And with a cat. In spite of his youth, he’s already known internationally. He transfers his imaginary world and its symbolisms in his artworks, made with ink on aged paper. Whales are his passion but he also draws lots of other animals. And palm trees. Palm trees underwater, surrounded by frogs and seahorses, in a surreal, charming and poetic world, with a gentle hand; a world that turns upside down the biological rules of animal and vegetal life. Next step: sculptures. Made of bronze. I went and visit him and I saw them: and I fell in love again.