SPORTWEEK 19 MARZO 2016
Great men. “In this job you need to know a little bit of everything: if I make a character be punctured by a needle in the wrong part of the arm, dozens of doctors will write to me to complain”. To sum up: to be a filmmaker you have to know even about – in this case – medicine, as this quote is by Alfred Hitchcock. And do fashion designers ever think about plus-sized men? In other words, if men wearing a 52/54 size would like to be in fashion, is there any designer that creates also for them? Surely Gucci and Saint Laurent don’t. Just to mention two very popular examples of brands that emphasize slim silhouettes, and other kings of fashion surely don’t create their collections drawing inspiration from Hitchock or, so to speak, Julian Schnabel. What shall you do if the scale marks overweight? It’s not only a women’s problem. The same old tailor? Ok, but the tailor is not “in fashion”. Take a look at the clothes I suggest: I think they fit everybody. A portrait and the popular profile of the director Alfred Hitchcock.
Slip-on, O.X.S., Givenchy e Pantofola d’Oro, s/s 2016
Vuoi per comodità e praticità, le slip-on sono tra le calzature più gettonate per l’estate a venire. Per la loro semplicità e per la superficie della tomaia piuttosto estesa, si prestano molto bene alla più svariata serie di decori e lavorazioni. Così O.X.S. si affida per una capsule collection al talento del tatuatore Alle Tattoo, riproducendo i suoi disegni originali con una particolare tecnica di stampa per sublimazione; Givenchy (by Riccardo Tisci) rivisita i tipici motivi stilizzati degli antichi tappeti persiani virandoli su tinte fluo nella sua già gettonatissima stampa “Aqua Carpet”; mentre Pantofola d’Oro si dimostra sicuramente più sobria mantenendo comunque un alto livello d’effetto, con la sua lavorazione ad intreccio su tutta la superficie. A cura di Angelica Pianarosa, Foto Michele Gastl.
Maybe for their comfort and practicality,
Una vista di Casa Zegna
Nel corso delle recenti sfilate di febbraio la Camera della Moda ha presentato una serie di linee guida per rendere ecosostenibile la moda italiana. Un documento elaborato con Sistema moda Italia, Federchimica, Fondazione Altagamma, l’Associazione Tessile e salute e l’Unic del settore concerie, che rappresenta un passo avanti rispetto alla mancanza di attenzione verso queste problematiche ma che, tuttavia, non obbliga nessuno degli associati a seguirle. E che, quindi, se si eccettua la singola sensibilità, rischia di rimanere una bella dichiarazione di intenti, di assoluta validità e poca efficacia.
Ma la moda italiana ha dentro di sé elementi formidabili di reazione e li dimostra anche nel campo dell’etica, specialmente quando ha la possibilità di fondere in un unico progetto necessità ambientali, produzione e cultura. Prada, attraverso la Fondazione, ha da poco elaborato un progetto dove diffusione dell’arte e valori della Casa si uniscono in un programma multiplo che si dipana come un fil rouge tra etica della produzione, diffusione del bello, condivisione dei suoi valori più profondi. Arte, mostre, cinema diffusi a 360 gradi con modalità che vanno oltre la moda per diventare uno stile di vita contribuendo a ideare un nuovo umanesimo.
Altrettanto importante è l’esempio di Zegna che ha elaborato progetti e programmi di pensiero verde, attualmente resi organici da una Fondazione che gestisce anche l’Oasi Zegna, parco naturale ad accesso libero esteso per circa 100 Km2 tra Trivero e la Valle Cervo, nelle Alpi Biellesi in Piemonte. Un passo ulteriore perché dona ai cittadini anche la possibilità di usufruire di una natura magnifica.
E In occasione delle giornate Fai dedicate alla primavera – 19 e 20 marzo- apre le porte di Casa Zegna e del Lanificio Zegna a chiunque voglia visitarle.
Esempi guida entrambi che vanno oltre le dichiarazioni d’intenti e che dimostrano che, su questi temi, la concorrenza riusciamo ancora a lasciarla indietro. Luisa Ciuni
During the last fashion shows … Continua a leggere →
Do you remember “The Beach” (the movie of 2000 directed by Danny Boyle), with Leonardo Di Caprio and Tilda Swinton? Magnus Lindgren, the model-actor, protagonist of this Get Back, played the part of the guy eaten by the shark. Two years ago, for Style Magazine Italia, he interpreted the print trend in a shooting by Michael Woolley. Clothes by Prada. Styling Alessandro Calascibetta.