Alessandro Calascibetta has been active in fashion since the late 80s. He started off his career at L'Uomo Vogue, after that with Mondo Uomo. Afterward, he became Fashion Director at Harper's Bazaar Uomo, and in 2000 founded Uomo which he directed until 2003. Following that, he started collaborating with Rizzoli. Since january 2015 he is the Editor in Chief of Style Magazine, and still remains as Man Fashion Director for Io Donna and Sette.
Archivio di gennaio, 2015
PARIGI: VALENTINO, RAF SIMONS, ISSEY MIYAKE, LOUIS VUITTON
SPORTWEEK 2014
Toal Look (eyewear included) by Prada, ss2014. Luigi Miano shoots an excellent b/w with a cinematographic mood. Model Ivan Kozak @ I Love Models Management, Styling Alessandro Calascibetta.
MILANO MODA UOMO FALL/WINTER 2015-2016 GIORNO 4
GIORGIO ARMANI
I contenuti fashion sono più forti in questa collezione, a differenza di quella Emporio, che – normalmente – è la linea Armani più moda. Bellissime le borse e i blazer “destrutturati”.
DIRK BIKKEMBERGS
Gli accessori da giacca, intelligentemente pensati per sostituire le borse, ovvero da indossare sul capo spalla come armature in pelle multitasking, sono davvero di grande effetto. Il fit dei blazer è asciutto quel tanto che basta per definire spalle e busto ma senza esagerazioni. Belli anche gli zaini.
ROBERTO CAVALLI
Lusso ostentato. Ma ammorbidito da uno styling pulito, che punta per lo più sul nero. Nero come il rock, nero come il punk. Super grooming, acconciature top, che ricordano quelle di una copertina di Meisel per un numero di L’Uomo Vogue degli anni ’90.
GUGLIELMO CAPONE
Grande stile, gran gusto e una bellissima ricerca di materiali; si spazia dal cachemire e le lane del knitwear – particolarmente caro a Capone – fino al raso doppiato usato per austeri trench blu notte di sapore militare.
CHRISTIAN PELLIZZARI
Belli e di taglio classicheggiante gli abiti in lana a quadretti e mélange e molto bella la maglieria. Le zone più moda della collezione – invece – sono realizzate in seta stampata: i check a contrasto rimandano alla Londra anni ’60 di “Blow-Up”. Per Pellizzari, un bel passo avanti.