TU SI COMM’A NA ROSA, ROSA… ROSA MAGGESE

In un tempo strano, dove attecchisce sempre più l’assurda convenzione che ‘giovane’ faccia rima con capace, unico e consapevole, è commovente trovare una solida eccezione come il magrissimo Paride Mirabilio. Spicca questo giovane autore, un angelo sottile senza un’ala che si esprime in maniera talmente benevola attraverso la fotografia e la grafica da progettare autonomamente un reworking di una copertina del collettivo “Irrepressibles” e da essere notato – pubblicato dagli stessi.

Questo giovane artista baffuto (che sogna spesso di tagliare proprio questi baffi a manubrio) nasce e vive a Pescara ma trascorre la sua infanzia a Cervia che ancora ricorda con tenerezza. Tanto Pop (le eccentriche T – shirt sono imperdibili) quanto raffinato, Paride riesce a rinnovare e riportare all’origine l’autoritratto nelle sue fotografie apparentemente semplici, dove il corpo contorto e scarnificato è presente e assente nello stesso momento. Un corpo nudo, inconsolabile, abbandonato, in attesa di qualcosa ma anche insolito e fresco, accattivante narciso. Un uso della luce rarefatta a cercare sospensioni e grigi contrasti alla ricerca di asimmetrie nuove.

Il triangolo e la circonferenza sono forme ricorrenti nelle visioni di Mirabilio e negli autoritratti, secondo una memoria schieliana, la schiena e le mani. Mirabolante è la serie “Flowers inside me”, dove i fiori svelano l’interiorità dei ritratti, sembrano nutrirsi delle forme stesse dei volti umani – quasi sempre maschili – che fanno da cornice straripante a effetti lussureggianti negando in alcuni casi qualsiasi riconoscibilità del soggetto. Nature morte più che umane, desiderabili e desideranti in cui primo piano e sfondo si fondono in un florilegio di petali, corolle e foglie.

Questi ritratti floreali viaggiano immersi in spazi planetari, o in colorate nebulose, in cui si intravedono stelle. Sempre sospeso su un preciso limite in cui è strano come sembra essere semplicemente felici e ancora più semplice confondere tutto. Un progetto spontaneo il suo dalle possibilità infinite che richiama attraverso i fiori i momenti più importanti della vita di un individuo: nascita, innamoramento e (inevitabilmente) morte. Impossibile rimanere distaccati e non socchiudere gli occhi davanti a questo tripudio stonante profumato e non augurare tutto il meglio possibile a Paride Mirabilio, artista digitale ‘in fiore’. Fernendo Nevruz

You’re like a rose, rose…fallow rose. In a strange era, where the illogical convention that “young” is the same thing as good, unique and aware is taking root, a solid exception like the skinny Paride mirabilio is touching. This young artist stands out, like a slim angel without a wing that expresses himself through photography and graphics in such a kind way that he was noticed – published by the “Irreplessibles” collective for a cover reworking he has designed independently. This young, moustached artist (that often dreams to cut his handlebar moustache) was born and lives in Pescara but lived his childhood in Cervia, that still remembers with tenderness. As Pop (his eccentric T-shirts are unmissable) as refined, Paride is able to renew and bring back to the roots the selfportrait, in his apparently simple pictures, where the contorted and bony body is present and absent at the same time. A naked, inconsolable, abandoned body, waiting for something, but also unusual and lively, charming Narcissus. A rarefied light to look for suspension and grey contrasts, new asymmetries. Triangle and circle are recurring shapes in Mirabilio’s visions, while back and hands are recurring in selfportraits. The series “Flowers inside me” is astonishing, where flowers reveal the inner being of the portraits and seem to feed on the human faces – which are often masculine – that are frames of  lush effects, sometimes denying any recognisability of the individual. A kind of desirable and desiring still-life, where foreground and background merge in a multitude of petals, corollas and leaves. These floral portraits move through planetary spaces, or colourful nebulas, where we can glimpse stars. Always on the boundary between happiness and confusion. A spontaneous project with unlimited possibilities that recalls through flowers the most important moments of a person’s life: birth, love and (inevitably) death. We only can be captivated by this clashing perfumed triumph and wish all the best to Paride Mirabilio, digital artist “in bloom”. Fernendo Nevruz

 

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